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Apr 25, 2010 Terza Pagina
Le persone oggi vanno generalmente a fare la spesa nel centro commerciale. Si tratta di un luogo di vendita di elevate dimensioni che rappresenta la sintesi dei precedenti modelli della galleria commerciale e del grande magazzino. La sua struttura è infatti generalmente costituita da una o più gallerie contenenti un grande ipermercato e decine di negozi, ristoranti, punti di ristoro e di divertimento. Si tratta anche di un incontro perfettamente riuscito tra due diversi modelli commerciali: quello pre-industriale del mercato, nel quale il rapporto di vendita era umanizzato e personalizzato, e quello industriale, nato con il grande magazzino e perfezionatosi successivamente con il supermercato e l’ipermercato.
Si ritiene generalmente che la formula del centro commerciale sia nata negli Stati Uniti nel 1924, con il Country Club Plaza di Kansas City. Ha cominciato a moltiplicarsi negli anni Trenta, ma è stato soltanto a partire dalla fine della seconda guerra mondiale che ha avuto una vera diffusione su tutto il territorio statunitense, in conseguenza dello sviluppo verso l’esterno delle città e della costruzione di strade extraurbane. Il centro commerciale però ha avuto successo anche perché in molti sobborghi statunitensi privi di piazze e luoghi pubblici si è proposto come il centro della vita comunitaria.
Sulla scia del grande successo ottenuto nel territorio nordamericano, i centri commerciali si sono progressivamente diffusi negli ultimi decenni anche nel resto del mondo. Il più vasto attualmente si trova in Cina ed è il South China Mall di Dongguan, che occupa l’enorme superficie di due milioni di metri quadrati. In Italia, i centri commerciali sono arrivati in ritardo rispetto agli altri Paesi economicamente avanzati. Hanno infatti cominciato a diffondersi soltanto dall’inizio degli anni Novanta, ma oggi sono diventati oltre 600, alcuni dei quali possiedono anche delle notevoli dimensioni.
Inizialmente, il centro commerciale era molto semplice e progettato più pensando alle esigenze della distribuzione dei prodotti che alla sua qualità architettonica. La progettazione degli spazi interni si dedicava infatti principalmente a cercare di facilitare la circolazione dei carrelli della spesa. In seguito però il centro commerciale ha dovuto cominciare ad attirare l’attenzione aumentando l’importanza della qualità del design e degli elementi d’arredo (aree di relax con panchine, fontane, sculture, portici, chioschi, piante e lampioni). Si è avuto anche uno sviluppo delle attrazioni: bar, ristoranti, sale cinematografiche, parchi gioco, ecc. Gli shopping center hanno inoltre sempre più frequentemente intrapreso la via della «tematizzazione», cioè dell’espressione di un tema che consente di acquisire un’identità specifica e attrattiva per i consumatori. Tale tema può essere rintracciato nella particolare atmosfera del centro storico di una città, ma anche in moltissimi altri contesti sociali e culturali.
Vanni Codeluppi
Docente dell’Università di Modena e Reggio Emilia
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