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Giu 05, 2010 Attualità, World Wide
Helouan dista circa 30 km dal Cairo ed è qui che io abito. Fa parte della periferia del Cairo, che a furia di espandersi disordinatamente ha raggiunto questa cittadina, un tempo meta termale ambita e pregiata. Non sto parlando di molto tempo fa, fino agli anni ’50 Helouan era una piccola città pulita e ordinata, con splendidi edifici coloniali e con strade ampie contornate da filari di palme. A Helouan Les Bains si poteva trovare chi faceva parte dell’alta società o almeno della borghesia egiziana ed internazionale. Facile immaginare macchine d’epoca con autisti in guanti bianchi e signore con cappello e ombrellino, come per un te pomeridiano inglese. Le signore egiziane solevano parlare francese per distinguersi dalle persone comuni e anche adesso, chi fa parte di quella generazione, con gli stranieri parla un francese sciolto e impeccabile, baluardo di qualcosa che ormai è andato perduto, come se in qualche modo quella lingua potesse elevarli al di sopra della loro condizione. Mostrano una cultura che ora i giovani non hanno, loro che spesso parlano un inglese stentato e un arabo dialettale. Tante volte non conosco bene nemmeno l’arabo classico, lingua ufficiale d’Egitto.
La casa dove vivo è grande e, seppur un po’ antica, ben tenuta, come tutte le case delle comunità cristiane. C’è polvere ovunque,ma quella è impossibile tenerla fuori o spazzarla via. Torna sempre, è dappertutto, alberi, edifici e monumenti ne sono pieni e sembra sempre siano stati appena ristrutturati per tutta la sabbia che gli rimane appiccicata. Io ho una camera con bagno dove abbiamo appena cementato un buco per evitare che entrino topi. Ho sempre pensato che i topini di campagna fossero carini, ma mai li avevo sentiti raschiare la carta, da me infilata nel buco, per entrare in camera mia.
Divido la casa con Abuna Sergio, Abuna Sopki e Abuna Jorge.Abuna non significa altro che Padre,in arabo ovviamente. Loro parlano tutti italiano, abdullah, grazie a Dio. Padre Sergio assomiglia a frate Tac, è l’unico ad avere la patente internazionale e sa qualsiasi lingua.. non proprio nel modo migliore ma conosce Arabo, Copto, Ebraico, Polacco, Inglese, Francese e forse qualcos’altro ancora. Vorrebbe andarsene in Polonia al fresco e venderebbe l’anima per un salame. Insegna pianoforte e lingue ai bambini e ogni mattina traffica con le sue piante, in mancanza dell’orto che aveva in Polonia.
Sopki è l’unico padre egiziano che io abbia conosciuto. Lui ha la gestione della scuola de la Sainte Famille e non dorme la notte perché i lavori vanno a rilento e settembre si avvicina sempre di più. E’ l’unico che conosce davvero gli egiziani, sono la sua gente, e che quindi sa come prenderli e farli lavorare. Per lui qualsiasi cosa è costosa, per me qualsiasi cosa sembra avere un prezzo ridicolo rispetto a quello italiano. Avrebbe dovuto andare in prigione una settimana perché un professore della sua scuola l’ha denunciato dicendo che era stato picchiato. Figuriamoci. E non è che nessuno abbia indagato o lo abbia cercato per arrestarlo. Semplicemente, una volta che che è passato in questura per il rinnovo della patente, l’hanno notificato. E’ tutto così assurdo qui. Quasi irreale, divertente se si riesce a guardare il lato comico. In ogni caso padre Sopki parla della sua scuola con un orgoglio sconfinato, con amore paterno. Se potesse finirebbe lui stesso tutti i lavori che ci sono da fare. Se potesse, cambierebbe il suo popolo, la sua terra, perché così davvero non va. I cristiani sono tutt’ora i “protetti”, come vengono definiti dal Corano. Sono una minoranza, sono visti come peccatori e infedeli e devono essere uccisi tutti. Almeno questo è quello che dice una corrente di lettura del Corano. Il Corano, secondo la tradizione Islamica, è stato rivelato mano mano a Maometto e ciò che veniva dopo, annullava quello che era stato detto prima. Come una legge retroattiva, o qualcosa di simile. Il problema è che il Corano adesso è una raccolta di rivelazioni trascritte che non vanno in ordine cronologico, ma dalla più corta alla più lunga. Così non si capisce più se l’ultima rivelazione diceva di eliminare tutti gli infedeli, o di essere tolleranti con loro, che fossero cristiani o ebrei. Dipende. Dipende da come lo leggi, dipende da come lo interpreti, dipende se chi legge è un fondamentalista oppure no, dipende se è sciita o sunnita. E pensare che loro affermano che il cristianesimo non è la vera religione perché ci sono troppe correnti al suo interno. Da che pulpito…
Comunque, su una cosa sono d’accordo: il governo, la politica, resta direttamente legata alla legge coranica e questo tanto è più vero,tanto più ci si sposta nei piccoli centri urbani o in campagna. L’ignoranza va a pari passo con una fede assoluta, proprio perché chi prega non capisce realmente cosa sta dicendo, come non lo capivano gli italiani quando le messe venivano celebrate in latino e il popolo parlava solo dialetto. E così se un uomo ti uccide la sorella, tu puoi uccidere un suo membro della famiglia perché, come tutti sanno, occhio per occhio,dente per dente. Alcune volte gli assassini vanno in prigione, la maggior parte, tuttavia, non succede proprio niente perché giustizia è già stata fatta. Mi diceva Jorge che da un lato, questo forse è positivo: la faida si chiude lì, non va avanti anni come succedeva per la mafia o per le bande di ragazzi americani. O, peggio, come di fatto succede ancora oggi. E allora, chi ha ragione?
In ogni caso la cosa peggiore che può capitare a un musulmano è quella di volersi convertire al cristianesimo. Secondo il Corano questo non è contemplato né auspicabile. Chi rinnega la propria religione deve pagare con la vita, l’apostasia non è una scelta possibile e se anche c’è proprio ora un caso in televisione, dove si afferma che in Egitto ci sia libertà di culto.. bè, non è vero. Chi si converte cerca poi di scappare, di andarsene da quella terra da sempre bagnata dal sangue di fedeli, non importa a chi. Chi si converte deve nascondersi e assistere ai riti cristiani in segreto, sempre con la paura di essere scoperto. Addirittura, alcuni musulmani inscenano un falsa conversione per controllare che i padri cristiani non aiutino questi traditori, perseguibili altrimenti anch’essi. Così, spesso, sono obbligati a indagare prima di accogliere qualcuno nella comunità e, anche se al mondo si dice che ormai tutto va bene, fuori dalle chiese e dalle congregazioni cristiane ci sono due soldati armati di mitra e spesso si avverte la tensione, la pressione del mondo islamico, magari espressa solo da uno sguardo. Mi sono chiesta più volte se quei militari siano lì davvero a difendere o piuttosto a controllare.
Tornando a Helouan, padre Jorge è il più giovane, impegnato nello studio dell’arabo e preferito delle suore qui a fianco, e dai ragazzi. Pensano tutti che io sia sua sorella e ho rinunciato presto a spiegare, perché quando ci ho provato alcuni hanno capito che mi aveva conosciuto in chat. Come ho detto, il loro inglese è un po’ stentato, ma è già qualcosa che lo parlino, è un passo tra i milioni che ci sarebbero da fare.
Ogni tanto andiamo tutti al mercato e divento l’attrattiva principale delle strade. Se mi fermo a una bancarella arrivano bambini e ragazzini da ogni parte, giusto per guardarmi, alcune volte per ridere del mio abbigliamento ai loro occhi succinto. Alcune volte dicono a padre Sergio e a Jorge che sono bella come la luna, altre volte che vado bene per il matrimonio. E meno male che solitamente andiamo in bazar tenuti da cristiani, ortodossi o copti comincio a capire che non abbia molta importanza. Qui comunque, anche i cristiani sono legati alla tradizione egiziana e quindi hanno regole di comportamento che ormai noi abbiamo perso da tempo.. per fortuna direi. Un ragazzo ha chiesto la mano al padre della sposa per potersi sposare, offrendo una casa per vivere con la sua futura moglie e il suo doppio lavoro d’insegnante come garanzia. Non gli è stato concordato il permesso di sposare la ragazza che aveva conosciuto e frequentato un po’ all’università. E così adesso, mentre cerca di guadagnare i soldi necessari per una casa un po’ più grande, non può nemmeno vederla la sua ragazza e sicuramente non può passeggiare o andare al cinema con lei. Solo i promessi sposi possono vedersi liberamente e non c’è davvero nulla che assomigli a un romanzo ottocentesco.
F.A.
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