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Giu 04, 2012 Cosa bolle in Pentola
California Bakery’s Picture from Flickr.com
L’american style non smette di essere di moda, anche a tavola. Proprio in Italia, nella patria del mangiare bene, le città si stanno popolando di locali che ripropongono i piatti mede in USA, all’insegna della colonizzazione culinaria. California Bakery è uno dei capostipiti di questa tendenza. La sua riproduzione di una panetteria – pasticceria americana che offre cheesecake, muffin e brownies è uno dei progetti che riscuote maggior consensi in questi ultimi tempi soprattutto tra le giovani generazioni mondane. Il menù è vario e offre anche panini e soluzioni per il brunch, il tutto accompagnato dall’immancabile caffè americano. L’ambiente è casereccio ma molto curato. Tovaglie a quadri e cesti da pique nique completano la ricetta di un fenomeno di successo e in rapida crescita.
Ma non si può parlare di USA senza soffermarsi sul piatto re della loro cucina: l’hamburger. Dopo l’esperienza dei vari McDonald e Burger King, pionieri dello stile fast food cheap nel nostro Paese, ecco che arrivano gli hamburger in versione cool di Mama Burgher e di Trita – Taylor Made Burghers. Queste catene stanno avendo un grande successo in Italia, indice del fatto che l’hamburgher-mania è un fenomeno in epidemica affermazione. L’offerta è sempre la stessa: un poker di carni pregiate tra cui bufala campana, limousine, black angus e la nipponica wagyu. Accanto a questi non manca un po’ di attenzione al trend salutista con gli hamburger di soja o di spinaci e le mega insalate. Cambia invece il design dei locali: Trita punta su uno stile sobrio – una stanzetta bianca, con cucina alla finestra, sgabelli alti, un tavolo tondo e un perimetro di mensole – per porre più l’accento sulla genuinità dei prodotti serviti, con la macinazione eseguita in diretta sotto gli occhi del cliente. A parte, si possono completare i panini con l’aggiunta di formaggi, bacon, verdure, salse e patate in versione chips.
Mama Burger offre un’ambientazione molto più fashion e minimal, con tavoli scuri che richiamano le pareti e qua e là qualche opera d’arte contemporanea. I proprietari puntano sul lancio del brand, proponendo in tutti i punti vendita merchandising (t-shirt, tazze) e packaging personalizzato (incluse le bustine delle salse), con il logo sempre ben in evidenza.
Insomma sembra davvero che si stia assistendo ad una piccola rivoluzione gastronomica che sta cambiando il significato del fast food in Italia, con l’hamburger che diventa un’alternativa per uno spuntino cool. A testimonianza di questo ci sono i prezzi, che crescono dai 6 euro delle catene tradizionali per arrivare anche ai 20 euro a persona.
Bando alla crisi, ahinoi, il panino è destinato a diventare chic!
Barbara Pellegrini
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