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Florence l’incantatrice di folle
Florence Welch durante il concerto a Milano.
L’ombra di una immagine longilinea ed elegante dietro una cornice di chiara ispirazione liberty e le prime note, inconfondibili, di Only if for a night, introducono lei, la star della serata: Florence Welch. Capelli rosso intenso, pelle come porcellana, occhi da incanto e una bellezza eterea che ammalia tanto quanto la straordinaria potenza della sua voce.
Così si apre il concerto dei Florence+the Machine nella loro prima data del tour europeo a Milano. Il Forum di Assago, gremito di gente, con biglietti sold out da mesi, attendeva con ansia l’artista londinese con la sua band.
Classe 1986, dopo il suo debutto con l’album Lungs, Florence ha immediatamente raggiunto il successo vendendo ben tre milioni di copie e conquistandosi l’ambito premio Best Album ai Brit Awards. Una voce da brividi, con acuti che incantano e un’indole ambiziosa, ha portato la giovane artista a continuare a lavorare su se stessa e sulla sua identità, senza svendersi, sperimentando sound nuovi, ispirati al pop, soul e indie rock e che uniscono sonorità organiche e naturali a suoni elettronici, creando – come lei lo definisce – “una sorta di caos organizzato”. Così con Cerimonials, il suo ultimo album, esordisce in UK al numero uno in classifica e immediatamente travolge, fan e non, per il suo ritmo seducente, frutto di intrecci musicali drammatici, imponenti e inquietanti al contempo, resi sensazionali dall’accattivante voce di Florence.
Due ore circa di performance, con lei sul palcoscenico che, con le sue movenze e i suoi passi, sembra fluttuare in una dimensione soprannaturale e che è riuscita a coinvolgere e a non deludere le aspettative di tutti gli amanti della sua musica, ipnotizzandoli con la sua energia.
Definita erede di Kate Bush, Siuoxie e Annie Lennox, Florence con la sua band è senza dubbio un’artista talentuosa che, crediamo, continuerà a stupire e a raccogliere consensi in tutto il mondo.
Good luck.
Eleonora Dafne Arnese
happy wheels
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