FKA Twigs, senza sprecarsi, accende l’Italia

Mar 12, 2015 Attualità, World Wide

FKA Twigs in concerto al Fabrique di Milano

FKA Twigs = Formerly Known As Twigs. L’acronimo non poteva essere più azzeccato per la cantautrice londinese di origini giamaicane, Tahliah Debrett Barnett.

La sua voce, acuta e magnetica, insieme al suo particolare quanto unico modo di muoversi a ritmo di musica – ispirazione del suo nome d‘arte, appunto – e ai suoi lineamenti da bambolina, valorizzati da un’acconciatura un po’ surreale, ha letteralmente ipnotizzato il pubblico a Milano. Dopo il Fabrique, primo e solo appuntamento italiano organizzato da Radar Concerti e #C2C15, il tour dell’artista proseguirà in California al Coachella Festival, poi a New York al Brooklyn Hangar, per ritornare in Europa, in UK, Portogallo e Spagna per il Sònar.

All’evento milanese, dopo ben due ore dall’apertura dei cancelli, ecco che la figura di FKA Twigs si materializza sullo stage, fusione perfetta di una leggiadria quasi infantile e una provocazione seducente con un outfit di ispirazione bondage, accompagnata dai suoi tre musicisti ai drum Pad. La sua musica, come lei stessa afferma, non è collocabile in un genere ben preciso. Tra elettronica e sperimentale, ben riconoscibili sono gli echi R’N’B che, uniti a minimalisti trip-hop, creano un’atmosfera sonora indiscutibilmente affascinante, che fa viaggiare.

Quando l’artista intona Water Me, Lights on e Two Weeks, il mood si infuoca. Peccato però che dopo un saluto un po’ posh al pubblico, il concerto si conclude, in uno sgomento diffuso, nemmeno un’ora dopo dall’inizio.

Sicché attese e aspettative, forse, sono state un po’ deluse da un’artista come FKA Twigs, ormai nota nello scenario musicale internazionale.

Eleonora Dafne Arnese

ardafne@hotmail.it

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