Figli sempre

Nov 17, 2013 L'editoriale

Pier da Roma, Giacomo da Caserta e Max da Milano mi pongono un quesito di grande attualità che desidero affrontare, evitando le facili  generalizzazioni. In parole povere, affermano che le loro mogli e partner con la quale il terzo  convive, sono diventate mamme da poco tempo e il loro atteggiamento di donne è molto cambiato. Si dedicano solo al figlio e li trascurano, dalle attenzioni più spicciole all’amore fisico.

Cari amici, le donne vivono la maternità in maniera del tutto diversa dagli uomini. Si sentono procreatrici, portano dentro di sé il figlio e diventano un tutt’uno con lui. Poi lo vogliono svezzare, crescere, educare e, in particolar modo le madri italiane, non si staccherebbero mai dal loro frutto del concepimento. La donna diventa viscerale nel confronto della sua creatura, è più forte di loro, anche per le più razionali. Se non hanno almeno un figlio le donne si sentono menomate, si sentono figlie di un dio minore. Addirittura, in certi casi, per fortuna non tanti, fanno pazzie per averli. In realtà, ci sono donne che non sono per nulla idonee ad essere e a fare la madre. Spesso donne irrisolte e incomplete che poi scaraventano sui figli le proprie paturnie e frustrazioni, creando degli infelici. Spesso madri di figli nati per caso, senza una scelta e una vera consapevolezza. Gli uomini, invece, quando hanno un figlio si sentono virili, inseminatori, ma non sanno vincere un egoismo di fondo che offusca la figura paterna, un ruolo che invece ha un’importanza fondamentale,  come quella materna. Con l’arrivo del figlio, la donna concentra il proprio interesse e affetto sul nuovo arrivato e il compagno  di vita sbanda, soffre, sbaglia strada. Non c’è molto da aggiungere in Italia e Francia è più o meno questa la situazione. E’ invece molto diversa, più dinamica e “casuale”,  nel Regno Unito e nei Paesi scandinavi.

A presto. See you soon. A la prochaine.

mauropecchenino@tin.it

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