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Apr 20, 2010 Attualità, Italia
Steve Jobs decise di innovare in anni remoti, quando tutti vedevano solo caratteri verdi su schermi neri. Lui vedeva già i caratteri neri su schermi bianchi, come da anni si faceva con la carta. E’ stato cacciato dal suo stesso amministratore, ha fondato la NeXT, è rientrato e ha venduto la Pixar alla Disney rimanendo socio di maggioranza: quest’anno ha guadagnato la bellezza di 48 milioni di dollari in azioni. Potrebbe dormire campando di rendita e invece no: innova ancora. Ecco a voi l’iPad (con tanto di video HD ).
Chi lo chiama iPhone gigante ha visto lungo (il tasto centrale, uno dei pochi cliccabili, ricorda iPhone e iPod touch) ma rispetto al fratello più piccolo è più potente: basato sul sistema operativo del fratellino, qui si spinge il gas, puntando anche sulla lettura dei quotidiani on-line e l’acquisto di libri tramite l’iBook Store, nuovo arrivato dopo iTunes Store e App Store.
La familiarità multi-touch gli permette di partire con un background che supera le 100.000 applicazioni compatibili, ha 10 ore di autonomia (potete guardare film, ascoltare musica e navigare su Internet per tutto il volo da San Francisco a Tokyo), pesa pochissimo (circa 600 grammi), le gesture multi-touch sono precise e raffinate, foto e video vengono visualizzati da favola (così potete vendere su eBay la vostra vecchia cornice digitale ).
Nel mentre controlliamo le e-mail e scriviamo belli larghi con una tastiera a video (che, nel caso non bastasse, è ampliabile con una tastiera collegabile via dock all’iPad), ascoltiamo musica, acquistiamo su 3 negozi on-line già incorporati (iTunes, App Store e iBook Store) musica, video, applicazioni e libri (30.000 e-book scaricabili gratuitamente nello Store americano, in Italia gli editori devono ancora raggiungere un accordo con Apple).
Al Keynote è stata presentata una versione light di iWorks, scaricabile per 10 dollari ad applicazione (30 dollari per la suite completa Pages, Keynote e Numbers) che lo trasforma in un mini portatile a tutti gli effetti, ideale per lavorare con poco ingombro anche in aereo o in autobus nei nostri spostamenti.
Rispetto alla concorrenza può ben dormire tranquillo: lo schermo è a colori, alta definizione (1024×768 pixel) e colori brillanti, il dispositivo ruota foto e video a seconda di come viene impugnato, è disponibile in tagli da 16, 32 e 64 GB, sia wi-fi che in modalità wi-fi + 3G (ovviamente più costosa). Il prezzo base però non è stellare: 499 dollari, che al nostro cambio diventeranno poco più di 400 euro (il Macbook in America parte da 999 dollari e da noi costa 899 euro).
Tra i pregi la portabilità (può esser chiuso in borse o zaini con un minimo ingombro), l’alta autonomia, la robustezza (cosa che molti modelli plasticoni non riusciranno ad eguagliare), la connettività e la versatilità per le applicazioni (dall’agenda alla mappa che vi guida per la città): come tutti i nuovi prodotti, però, bisognerà vedere l’applicazione sul campo, in quanto le nuove release dei sistemi operativi spesso difettano un po’ ai primi lanci (anche se Apple ha sempre pubblicato aggiornamenti regolari e fulminei per le varie magagne).
Come sempre Apple procede per sottrazione: fondendo il know-how dell’iPhone con un design che sposa le cornici digitali ai netbook ha realizzato un prodotto che svolge egregiamente entrambi i compiti, con stile e qualità. Forse non una rivoluzione copernicana come l’iPhone o l’iPod, ma sicuramente un nuovo modo per condividere la propria vita digitale in movimento.
Com’è facile intuire il prodotto non sarà nei negozi domani, il 27 gennaio abbiamo assistito ad una pura presentazione. Il prodotto arriverà in America verso fine marzo (versione wi-fi) e la versione potenziata più tardi (ad aprile): per chi stia già smaniando nella voglia di saperne di più ecco il link ufficiale (come già ribadito nel post di ieri questo blog è contrario ai rumors e alle leggende di corridoio): iPad sezione ufficiale.
A breve dovrebbe esser realizzato un devastante spot (seguendo la logica utilizzata per iPhone e iPod) per lanciare il prodotto in maniera più coinvolgente. Per ora godiamoci il video di lancio dove Apple illustra i prodigi della sua ultima fatica, buona visione e buon divertimento!
Marco Sberveglieri
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