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Apr 12, 2010 Terza Pagina
La mostra FAMILY-I filmini di famiglia, aperta fino al 25 aprile, tenta di restituire l’immenso patrimonio di memoria che è conservato nei film privati girati dagli abitanti di Reggio Emilia tra gli anni ’20 e gli anni ’80 del Novecento. Si tratta di film che sono stati raccolti, restaurati e digitalizzati all’interno dell’archivio di Cinema di Famiglia–Progetto Osservatorio Reggio Emilia, realizzato da ReLabTv dell’Università degli Studi di Modena e Reggio. Spostando l’attenzione sulla vita di tutti giorni, sull’ambiente domestico, sui ricordi individuali, sulle relazioni familiari si ha un accesso diretto alla storia recente e ai meccanismi di autorappresentazione delle ritualità private, sullo sfondo delle quali leggere le convenzioni pubbliche di una comunità. FAMILY, dunque, come una sorta di albero genealogico di una comunità, un archivio di co-autori della città che contribuiscono a rappresentarne momenti storici.
Al pari della fotografia, il cinema amatoriale è strumento di autorappresentazione e contribuisce alla costruzione dell’immagine della famiglia mononucleare dell’epoca del boom economico. La mostra propone un percorso di multivisione che tematizza alcuni momenti salienti che hanno segnato il nuovo status della famiglia: il tempo libero, gli svaghi, i consumi, le celebrazioni e i riti, la crescita dei bimbi, le gite, le vacanze. Le immagini private diventano documento e testimonianza, dando vita ad una storia collettiva fatta di sguardi individuali.
Nelle immagini selezionate dall’archivio di Cinema di Famiglia-Progetto Osservatorio Reggio Emilia si possono cogliere i segni delle trasformazioni economiche, sociali e culturali. I film di famiglia sono stati realizzati prevalentemente nei formati 8mm e super8 per registrare i propri ricordi su pellicola, nella maggior parte dei casi senza un intento preciso di racconto o riflessione. Proprio per la loro forma che esula dai meccanismi e dalle tecniche della narrazione cinematografica, oggi ci restituiscono uno sguardo dal basso, spontaneo e sempre rappresentativo della mentalità e dello stile di vita di chi li ha prodotti. I film di famiglia, al di fuori dal loro uso sociale ormai esaurito, diventano dunque preziosi documenti dell’immaginario di un’Italia diversissima da quella di oggi. E a distanza di tempo si prestano ad essere ricontestualizzati e rielaborati.
La mostra propone percorsi di visione in cui le testimonianze singole sono ricomposte in una storia collettiva fatta di sguardi e racconti individuali. I cineamatori e i loro famigliari, commentando oggi le pellicole girate tra gli anni ’60 e ’70, ci accompagnano in un viaggio della memoria, in cui le immagini private diventano fonte di narrazione.
Orari di apertura:
mercoledì e giovedì 9 -12 e 16-19
venerdì, sabato, domenica e festivi 10-13 e 16-23
info:
www.osservatorioreggioemilia.org
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