Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Ott 16, 2015 Attualità, Italia
Abbiamo aspettato quasi la chiusura per dire la nostra ed eccoci a EXPO Milano 2015.
Siamo lieti che l’evento abbia avuto successo, che il pubblico sia arrivato, da varie parti del mondo e l’abbia fatto diventare un buon risultato per Milano e l’Italia. Visitare EXPO, soprattutto da fine luglio in poi, ha spesso significato far code, vedere un bel po’ di gente e per FlipMagazine quando c’è risultato, c’è letizia.
Girando nell’area, facendo hunting sui lati del Decumano è un susseguirsi di padiglioni che rappresentano numerosi Paesi.
Ne abbiamo visitato un buon numero e possiamo dire che il Marocco si distingue per atmosfera ed eleganza. L’Angola per aver centrato il tema della nutrizione, con grande spazio alla presentazione delle proprie materie prime e aver offerto un ottimo spazio di degustazione della cucina locale. Interessante anche la proposta degli Stati Uniti d’America con il focus sulle metodologie delle coltivazioni. Più banali le proposte di altri Paesi, come il Vietnam e il Regno Unito, per esempio.
Su tutto, continua a lasciarci perplessi la scelta del tema.
Il cibo, la nutrizione è un argomento, una problematica talmente ampia e delicata che per un EXPO continua a sembrarci fuori luogo. Continuiamo a veder con occhio perplesso alcune multinazionali del junk food & beverage sponsor ufficiali della manifestazione.
In definitiva, FlipMagazine registra con soddisfazione il risultato di pubblico. Nello stesso tempo, non può far a meno di considerare, per l’argomento e alcune scelte operate, insieme al lassismo e all’improvvisazione (che si vede, mentre si visita i padiglioni) dell’organizzazione del “prima”, EXPO Milano 2015 una occasione per buona parte mancata, nel “dopo”.
Mauro Pecchenino
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