Flipmagazine Dopo le elezioni un Sud Africa in ebollizione

Dopo le elezioni un Sud Africa in ebollizione

Mag 21, 2014 Attualità, World Wide

Johannesburg

Le elezioni sono arrivate ad un risultato definitivo e consueto, come accade ormai da alcuni anni. In Sud Africa, la perdita di Madiba Mandela si vede negli occhi della gente, della sua gente. Appena compare una sua foto, o una sua immagine in televisione o sulla Rete, la commozione diventa incontenibile e comprensibile. Lui è un vero padre della patria, come ce ne sono pochissimi in giro per il mondo. La sua è stata lotta vera, sacrificio, dolore, desiderio, riscatto, mentre i politici di oggi, ovunque, sono solo dei parolai insulsi, tutto fumo e zero arrosto. Le recenti elezioni, nel Paese africano più legato in qualche modo al mondo anglosassone, ha dato ancora la vittoria con un ampio margine, oltre al 60%, all’African National Congress, il partito di Mandela, al potere senza interruzioni dal 1994. Ma il Sud Africa è cambiato. La gente si rende conto che deve lottare contro una povertà sempre più aggressiva, mentre i soldi veri sono solo in mano ai potenti e ad alcuni bianchi, ricchi da sempre. Se si gira per Johannesburg, la città più importante e emblematica del SA ci si rende conto subito della situazione. Baraccopoli estese, poveri ai lati delle strade, gente che fa la fame e a volte trova nella violenza una ragione di vita. E poi, all’improvviso, quartieri lussuosi, ville con spazi a perdita d’occhio.. Nonostante lo schiacciante risultato elettorale, anche il partito di Madiba oggi non è amato da una fetta sempre più ampia della popolazione. In città, dopo i risultati ci sono stati disordini e altri ce ne saranno. Il SA sente che qualcosa deve cambiare e che i soliti al potere (come accade in tutto il mondo) si stanno approfittando del Paese e lo stanno portando alla fame sempre più diffusa. Intanto, avanza con lentezza ( oltre il 20%) il secondo partito, la Democratic Alliance, più multietnica, guidata da una giornalista bianca Helen Zille e dal nero Mmusi Maimane. Ma la voglia di cambiamento non ha ancora portato al coraggio del cambiamento e ancora una volta il discusso Jacob Zuma, presidente da qualche anno dell’African National Congress, con le sue proprietà (a sentire gli avversari) sempre più vaste, ha vinto ancora.