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Giu 04, 2012 Attualità, Italia
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Il peso è una vera e propria ossessione per moltissima gente, soprattutto per le donne. Chi non sogna di perdere qualche chilo senza fare troppa fatica? Pronti a tutto pur di raggiungere il peso forma – magari in vista della tanto temuta prova costume – si ricorre, così, alla famigerata dieta. E’ di fondamentale importanza, tuttavia, rivolgersi a professionisti, evitando il fai-da-te, o diete di dubbia provenienza. Una delle più in voga, al momento, è la Dieta Dukan, inventata dall’omonimo nutrizionista francese e seguita da numerose celebrità, non da ultimo Kate Middleton. Questa dieta iper-proteica è basata su 100 alimenti, 72 dei quali provenienti dal mondo animale e 28 da quello vegetale e consta di 4 momenti: in una fase di attacco si assumono solamente gli alimenti animali a base di proteine. In una seconda fase – detta di crociera – si dovrebbe raggiungere il giusto peso, alternando l’assunzione di proteine e verdure; seguono, quindi, la fase di consolidamento e di stabilizzazione.
Nel 2000 Pierre Dukan pubblica il suo primo libro ispirato a questa dieta, Je ne sais pas magrir (Non so perdere peso), venduto in 4,5 milioni di copie solo in Francia e diventato, da subito, un successo planetario. Ora il noto nutrizionista torna alla ribalta poiché – dopo aver richiesto lui stesso la radiazione, è stato radiato proprio in questi giorni dall’Ordine dei Medici. Accusato di aver violato il codice deontologico e di essere spinto solo da interessi economici, potrà, comunque, continuare a fregiarsi del titolo di «dottore» – come ha spiegato Irène Kahn-Bensaude, presidente dell’Ordine di Parigi – in quanto diploma di stato.
Il suo metodo nutrizionale è stato criticato da molti esperti, poiché sembrerebbe provocare gravi squilibri alimentari e, quindi, andrebbe prescritto con precauzione. In più, la scorsa primavera, il dottor Dukan ha lanciato l’ennesima sfida, pronta subito a far discutere. Per combattere l’obesità, ha suggerito di far guadagnare punteggio agli studenti laureandi che non prendevano peso negli ultimi due anni. Subito è stato attaccato sia dal Ministero dell’Istruzione sia dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Medici, essendo incolpato di non aver calcolato l’impatto sociale che questa idea avrebbe potuto provocare.
Malgrado ciò il suddetto dietologo – comunque in pensione dal 2008 – potrà continuare a dare consulenze e a far soldi, a discapito della salute dei suoi pazienti, troppo spesso accecati dalla smania di perder peso per preoccuparsi dei rischi cui potrebbero andare incontro.
Elisa Moro
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