Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Gen 04, 2018 L'editoriale
In questi giorni una moglie circa quarantenne di un notissimo e capace attore regista italiano untrasettantenne, ha rilasciato un’intervista in cui diceva che con la vecchiaia i muscoli si afflosciano e che la vecchiaia affoga l’amore. O stronzate simili. Partiamo dal presupposto che la vita di coppia sia un mestiere quotidiano, difficile, che chiede grande applicazione. Un’unione tra un uomo maturo e una donna giovane è una miscela perfetta, la coppia ideale. Se: l’uomo è maturo sul serio, non solo all’anagrafe, se ama profondamente, se rispetta, sa crescere e stare alla pari con la sua compagna. Inoltre, la donna deve essere matura, consapevole, non cercare solo di sistemarsi, deve sapere stare al passo con il più vecchio, interagire, capire, essere curiosa e saper riprendere il compagno quando non capisce. E’ una vita interessante, un impegno continuo, quasi un lavoro giorno via giorno. Se riesce e, non è mai colpa di una parte sola, c’è sempre un concorso di colpa, è un connubio meraviglioso di vitalità e forza, di tenerezza, vita, lacrime, gioia, sangue, ferite, esplosioni. Nulla a che vedere con la coppia classica, coetanea che, molto spesso, sta insieme per mancanza di coraggio, di forza, di vita, di capacità di stare soli, anche. La coppia maturo/giovane è creatività, bellezza, critica, crescita e difficoltà, universo e orizzonte. Chi ci riesce arriva al Nirvana e sublima l’amore, nella realtà, senza pensare ai muscoli che si afflosciano e ai capelli che si scolorano. Io ho vissuto alcune storie di questo tipo. Ho goduto e sofferto, sono stato felice e triste. Io continuo in questa scelta che è la quintessenza dell’amore e del vivere sulla Terra, la quintessenza dell’avvicinarsi all’Universo.
A presto. See you soon. A la prochaine
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