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Mar 05, 2013 Attualità, World Wide
Copenhagen, con i suoi 500 mila abitanti, è una piccola capitale del nord che fa però grandi scelte politiche ed economiche con le quali valorizza le sue eccellenze e garantisce un livello di qualità della vita tra i più alti in Europa.
La capitale danese possiede il record europeo di studenti laureati, con oltre un terzo dei suoi residenti che ha conseguito un titolo accademico e due terzi dei suoi abitanti impiegati nei settori del terziario avanzato. Sarà forse questa la ragione per cui a Copenhagen nascono di media ogni anno circa 5.000 nuove aziende e per cui l’Unione Europea ha elevato la nazione al quinto posto della classifica dei Paesi più innovativi, tecnologici e creativi del mondo. La parola d’ordine è design. I designer di primo piano a livello internazionale provengono da qui e in tutta la città musei, gallerie e negozi di arredamento e abbigliamento lasciano trasparire un’attenzione particolare al dettaglio e alla progettazione di oggetti d’avanguardia. I quartieri di Vesterbro e Nørrebro sono un chiaro esempio del perché questa città sia diventata la capitale europea dell'”economia creativa” grazie alla combinazione di tecnologia, talento e diversità. Gallerie sorgono in ogni dove, la V1 Gallery ad esempio ha sede inaspettatamente nel mezzo del quartiere del confezionamento delle carni, con effetti scenici tutt’altro che scontati.
Il rispetto dell’ambiente è un principio che appartiene ormai da anni alla cultura danese. Il mezzo più utilizzato dagli abitanti di Copenhagen è la bicicletta, seguita dai mezzi pubblici (che hanno una rete molto capillare) e l’auto viene utilizzata solo in condizioni di assoluta necessità. All’avanguardia nel settore dell’economia sostenibile, la Danimarca produce tra l’altro il 45 per cento delle turbine a vento mondiali e il 90 per cento di quelle offshore. Un bel risultato che trova sostegno in costanti investimenti nell’industria di settore così come nella ricerca, ha qui sede infatti uno dei più prestigiosi istituti di ricerca a livello mondiale sulle nuove tecnologie ambientali. Le pale eoliche che si intravedono lungo il litorale danese sono testimonianza della strada green che il Paese ha deciso di intraprendere.
Ma Copenhagen, così come tutta la Danimarca, è anche una città particolarmente attenta alla propria storia e alla cultura, che valorizza garantendo un’attrattività turistica a tutto il territorio. La storia di questa città è imponente e lascia traccia di sé negli splendidi edifici classici in stile tipicamente nordico che sorgono nel centro storico. Un susseguirsi di angoli caratteristici parte dalla storica Radhuspladsen, punto di riferimento per l’intera città, e si snoda lungo tutto lo Strøget, il tracciato di vie commerciali e cuore pulsante della vita della capitale danese, per chiudersi poi sull’isola dello Slotsholmen con i suoi imponenti palazzi sede dell’antico e del nuovo potere e del castello della Regina Margrethe. Nyhavn infine, con le sue piccole abitazioni colorate e con i ristoranti e i caffè che si specchiano nell’acqua tra le imbarcazioni dei pescatori, è una delle zone più suggestive e romantiche della città.
I castelli sono molti in tutta la Danimarca, da quello di Rosenborg a quello di Kronborg, il palazzo di Amleto ed Elsinore. Ma un’atmosfera fiabesca pervade soprattutto la capitale, che non a caso è stata la dimora di Hans Christian Andersen e che ha assurto a suo simbolo proprio una sirenetta che dalla costa lancia un laconico sguardo all’immensità del mare che le si apre davanti. A rappresentare la fiaba nei giorni nostri a Copenhagen sorge il Tivoli, un parco di divertimenti in pieno centro che tutti i giorni apre le porte ai visitatori tra giostre, bancarelle di dolci, di liquori e ristoranti. Un paese dei balocchi che riproduce al suo interno un palazzo indiano e un galeone a dimensione reale. Fate in modo di trovarvi all’interno di questo parco alle ore 21 in modo da godere dello spettacolo di fuochi d’artificio che tutte le sere viene regalato ai visitatori.
Volete infine una buona dose di trasgressione? Christiania rappresenta l’esperienza di una comune che dagli anni ’70 sorge nel cuore della città e si autogestisce all’insegna di principi quali l’amore libero, l’assenza di regole e la presa di distanza dai principi di un’economia capitalistica che divora l’uomo, la terra e le sue risorse. Oggi questo “Stato nello Stato” è famoso soprattutto per la vendita di sostanze stupefacenti che avviene a cielo aperto tra le bancarelle della famosa Pusher Street e che attira masse di turisti in cerca di un momento di evasione.
Barbara Pellegrini
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