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CONSIGLIO DI LETTURA: Molini e Pastifici, in terra d’Umbria
Foto di Alessandro Meoli®, per FlipMagazine
Come è nostra abitudine, ben sapendo che in Italia i lettori sono pochi e sporadici , in media la maggior parte dei nostri connazionali legge al massimo due libri all’anno, ci piace andare alla ricerca di volumi non commerciali, poco noti, molto spesso dimenticati ad impolverarsi negli scaffali. Uno di questi, Molini e Pastifici, facente parte del Catalogo regionale dei Beni culturali dell’Umbria, pubblicato da Giunti, ci ha colpiti per la volontà di illustrare ai lettori testimonianze del passato, insieme alla voglia di fare e realizzare di una terra ricca di bellezze naturali e non solo come l’Umbria.
Un libro non di facile lettura, ma molto interessante, soprattutto per i giovani, che troppo spesso, con banale ignoranza, credono che la storia e il passato siano solo roba vecchia, confondendo la storia e i ricordi con un presente quasi sempre vuoto e effimero. Il volume è scritto da Renato Covino, curatore di molti altri libri sulla stessa lunghezza d’onda e Matteo Pacini, giovane e intraprendente curatore di mostre d’arte, nella piccola e branché galleria Artespressione di Milano. Il libro è diviso in due sezioni: la prima ci racconta le tradizioni e la presenza dei pastifici e dei molini in Umbria, la seconda, attraverso una serie di schede accurate e addirittura pignole, ci racconta la storia e la realtà del pastificio Petrini – Spigadoro, del molino e pastificio Conte e del molino pastificio Cappelletti. La sezione fotografica e iconografica, insieme ad altre testimonianze come piantine e lettere, ci conducono in un mondo operoso e laborioso, dove lavorare e produrre costituiva un orgoglio regionale e nazionale di crescita e risultato.
Molini e Pastifici è una lettura utile e confortante in questo particolare periodo di decadenza della realtà italiana.
Mauro Pecchenino
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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