Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Lug 07, 2014 L'editoriale
Ecco il refrain delle ferrovie italiane. Scuse che suonano più come una presa in giro degli utenti, da sempre condannati innocenti e ignari a ritardi, disguidi, mancanze e disagi cronici. Questo tormentone delle ferrovie è d’altro canto l’unica scusa conclamata in un Paese come l’Italia dove le scuse non esistono. Si ruba, si fa del male, non si combina nulla di buono e nessuno si scusa. Un magistrato che ha fatto tanto male, fino alla morte, a un noto presentatore televisivo, si è scusato dopo trent’anni e varie promozioni ottenute. L’Italia è un Paese senza educazione, volgare, ignorante, con la cultura che come settore cala a picco. E’ il solo Paese che si comporta così, pardon in Francia, sorry nei Paesi anglosassoni e, spesso usato anche in Germania, hanno un senso preciso, di normale educazione. In Italia nulla. Capita, per citare a caso, che si subisca un’offesa, che si aiuti qualcuno, magari nel lavoro, che si presti soldi a chi lo chiede per favore e poi tutto passa: l’offesa rimane, l’aiuto viene preso e usato, anche da chi ha il talento di una capra ubriaca, il denaro non viene restituito. E nessuno fa una piega, non chiede scusa per come si comporta. Una situazione triste di un Paese alla deriva, senza principi, senza regole, senza buonsenso. Ed è proprio per questo che non ci stupiamo che gli unici a “far finta” di chiedere scusa siano i ferrovieri, coloro che offrono un servizio pessimo, mai puntuale, impreciso, all’italiana, per essere chiari.
A presto. See you soon. A la prochaine.
happy wheelsAgo 04, 2018 0
Set 28, 2016 0
Giu 01, 2015 0
Apr 15, 2015 0
Mar 03, 2024 0
Mar 26, 2022 0
Gen 15, 2022 0
Set 15, 2021 0