Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Feb 18, 2011 Cosa bolle in Pentola
Luca Medici dopo il successo di Cado dalle nubiritorna in sala con il suo personaggio Checco Zalone, più tamarro ed ignorante che mai, per allietare le nostre giornate.
Checco vuole entrare in polizia ma non riesce e fa la guardia del corpo. Grazie ad amicizie, aderenze e conoscenze in alto riuscirà a fare la guardia ai beni artistici milanesi, con le prevedibili conseguenze del caso. Conosce una terrorista araba e prova a conquistarla con accoglienza tipica pugliese.
Non facciamo in tempo ad adagiare il cappotto sulla poltronache già dai primi minuti Checco ci travolge con la sua ironia animalesca, basata su parentele e aderenze. Molti (bravi) attori vengono mutuati dal primo film, con ruoli caratteriali simili, (bravo Ivano Marescotti, in particolare) che ben si sposano con la trama della pellicola. L’ignoranza di Checco e il suo essere tamarro e superficiale lo porterà a combinare un disastro dopo l’altro, inanellando a rotazione gag comiche senza riserve.
In alcuni film si sorride, in altri ancora si ride, qui si piange dal ridere: prima per la famiglia Capobianco, che ha rami in tutte le massime cariche pubbliche (dalla finanza alla polizia), poi per la ragazza innamorata ma bruttina, per l’amico imbranato, per l’accoglienza espansiva e senza alcun riserva tipicamente meridionale (piena d’affetto e di buon cuore).
Con nostra sorpresa ci ritroviamo a ridere delle nostre bassezze, dal clientelismo ai fannulloni, dai raccomandati ai piccoli poteri locali che permettono di ottenere ogni cosa si desideri (tra cui una ragazza senza alcun sacramento che fa la madrina ad un battesimo).
La spontaneità di Checco e la sua violazione ripetuta delle più basilari regole sociali ci fa scompisciare: prima parla del rispetto della donna e poi ordina a sua madre 5 caffè espressi, viene ritenuto dall’amico sensibile e comprensivo e quando gli parla della sua verginità ride in modo sguaiato, usa il curry indiano come “pastone” da dare ai cigni, porta la terrorista araba al battesimo del nipotino permetterla K.O. a forza di mangiare.
Checco si comporta in modo ingenuo ma mai cattivo, se ne frega dell’etichetta ma poi per il suo amore fa tutto e anche di più. Si dimostra persona di buon cuore e dall’animo sensibile, anche se fa di tutto per dimostrare il contrario.
Tra gli interpreti,bravissimo Rocco Papaleo nella parte del padre di Checco e stupendo Caparezza nel suo contributo musicale e riesce ad aggiungere ulteriore ironia ad una festa che si pone quasi senza fine.
Il film è consigliato a chi possiede una forte autoironia, ama il Sud e i suoi eccessi, è fan di Checco Zalone, a chi ha amato il primo film: questo vi metterà letteralmente in ginocchio dal ridere. Obbligatoria la visione con gli amici, ottimo modo per trascorrere una serata in compagnia.
In contrapposizione, è sconsigliato a chi ha poca ironia, ritiene il Sud una terra sacra ed inviolabile su cui non si possa ridere un po’ ecrede che Checco Zalone sia soltanto il tamarro che fa le canzoncine storpiate a Zelig.
In definitiva, un film che regala un’ora e mezza di risate a ritmo serratissimo, attori bravi e gag linguistiche/sceniche memorabili: Luca Medici (non facciamone un fenomeno, è forte, anche perché gli altri fanno schifo) è riuscito a bissare e a superare il successo del primo capitolo, giàconsigliato. Un’ottima occasione per riflettere sulle nostre bassezze con ironia e semplicità.
Con rispetto per i cinepanettoni e per il film di Aldo Giovanni e Giacomo, questo è il film comico per eccellenza:una ventata d’aria fresca nel panorama stantio della comicità nostrana,troppo spesso dominata da puzzette e gag copiate dal Pierino di Alvaro Vitali.
E.D.A.
happy wheels
Apr 18, 2018 0
Apr 25, 2017 0
Feb 04, 2017 0
Dic 19, 2011 0
Feb 09, 2016 0
Ott 06, 2015 0
Set 25, 2015 0
Set 17, 2015 0