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Ago 08, 2016 L'editoriale
La Rete ha portato tanti cambiamenti e il mondo cerca di adeguarsi, come è giusto che sia. Ha portato anche tanta ignoranza. In questi giorni, un ragazzotto di qualche notorietà sui social sosteneva che i selfie sono più importanti delle parole, perché rappresentano come si è in un preciso momento. Una poderosa cazzata. Le parole rappresentano lo stato d’animo di una persona, il suo pensiero, cosa passa per la sua mente e sono la testimonianza di un momento e di un periodo. Il selfie è una foto che mostra come sei in quell’istante all’esterno, fine. Il digitale ha portato ignoranza e istante. Tutto dura un istante e poi si dimentica, diventa il nulla. E i cambiamenti portati dal digitale si vedono nella vita, nel lavoro, nei risultati. In positivo, certo, ma molto anche in negativo. Anche nelle professioni. Per limitarsi al mio settore, la Comunicazione, ha sveltito e allargato la presenza sui media, ma ha messo in campo gente che scrive a cazzo e giornalisti improvvisati, gente che non ha mai fatto gavetta, che non è mai andata a bottega e non ha mai visto una redazione, anche perché i giornali non assumono più (e non è colpa dei giovani, ovviamente) e il praticantato si fa ai corsi universitari o di giornalismo. Ogni tanto, spunta qualche talento naturale, ma la maggior parte è gente che non sa neppure scrivere (anche a me lo confesso, come direttore di testate, è capitato per generosità, pietas, voglia di aiutare, far diventare giornalista (almeno a livello di iscrizione all’Ordine) chi non sapeva neppure scrivere un pensierino elementare). Ma basta vedere i programmi televisivi, leggere i giornali, guardare i social e si vede: tutti scrivono, blaterano, postano, ma è il bar dello sport, sono i cessi delle stazioni, con le scritte sui muri, sono onanismi mentali, di livello così basso che si resta sgomenti. Umberto Eco sosteneva che con la Rete qualsiasi idiota ha la parola, senza dover bere due tre bicchieri di vino, come succedeva in osteria un tempo. Aveva proprio ragione.
A presto. See you soon. A la prochaine.
mauropecchenino@icloud.com (il mio nuovo indirizzo personale, valido per tutto)
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