Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Gen 03, 2015 Cosa bolle in Pentola
Magic Shadows, foto Ufficio Stampa Teatro Manzoni
“Se per una volta si vuol essere una persona, bisogna onorare anche la propria ombra.”
L’aforisma, tratto dal saggio Umano, troppo umano II, del filosofo Friedrich Nietzsche, tratteggia come l’ombra, tra oscurità e fascino, in tutte le sue sfumature, anche più enigmatiche e allegoriche, costituisca inevitabilmente un completamento della persona.
Così, ripercorrendo l’antichissima arte delle ombre cinesi, i Catapult, gruppo americano ideato da Adam Battelstein, al Teatro Manzoni di Milano, portano in scena Magic Shadows.
Ecco che – con il genio creativo di Battelstein – le ombre si trasformano, assumono forme diverse, si colorano e, nel loro imprescindibile silenzio, riescono paradossalmente a raccontare storie.
Antonio Gnecchi, ballerino, talent scout e direttore dell’agenzia teatrale Bags Entertainment, con un’esperienza ventennale nel settore teatrale, durante l’intervista con FlipMagazine, svela l’unicità dello spettacolo.
“La compagnia dei Catapult nasce nel 2008 dopo una naturale evoluzione professionale del suo fondatore, successiva alla lunga collaborazione con il famoso Pilobolus Dance Theatre. La loro singolarità sta nell’intrecciare divertimento e trasformismo con buffe clownerie, insieme ancora alla leggiadria e all’eleganza della danza, comunicando in modo estremamente intelligente a tutti.”
Di primo acchito, infatti, Magic Shadows potrebbe risultare uno spettacolo per bimbi. Invece, come ci conferma lo stesso Gnecchi, l’appuntamento ha il pregio di essere multitarget e di “Mettere in scena un potpourri di tante storie che, con colpi di scena sorprendenti , focalizzano l’attenzione degli spettatori su valori umani e sentimenti, motore profondo della vita a tutte le età”
Eleonora Dafne Arnese
happy wheelsDic 26, 2023 0
Feb 13, 2022 0
Dic 12, 2021 0
Dic 08, 2020 0
Feb 09, 2016 0
Ott 06, 2015 0
Set 25, 2015 0
Set 17, 2015 0