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Giu 14, 2015 Terza Pagina
Veduta notturna su Parigi da Notre-Dame, Brassaï, 1933-1934
Una mostra molto bella in un palazzo da favola, Palazzo Morando, nel cuore di Milano. E’ Brassaï – Pour l’amour de Paris, curata da una maestra del gusto, Agnès De Gouvion Saint-Cyr.
Le fotografie di Brassaï, nome d’arte dell’ungherese Gyula Halasz, risalenti quasi tutte agli anni Trenta, ci presentano una Parigi da sogno, città internazionale, all’avanguardia, capitale mondiale della cultura.
Brassaï ne coglie le sfumature climatiche, privilegiando la nebbia, gli angoli più nascosti, le facce più sconosciute. Ma anche alcuni palazzi simbolo come la cattedrale di Notre Dame o i giardini delle Tuileries, oppure la Torre Eiffel, l’Arco di Trionfo, i locali di Montmartre o Montparnasse.
Ogni tanto appare rue de Rivoli con la sua folla elegante, così come le gare di cavalli a Longchamp, con la parata di elegantoni ad assistere allo spettacolo. Aappaiono anche gli occhi di fuoco del genio Picasso, e il sorriso triste di Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir. Ma su tutto e tutti c’è Parigi, con il suo fascino che non spegne mai i ricordi e la nostalgia, lo spleen di tornarvi, ogni volta che sarà possibile. E di Parigi, tra strade e persone, lampioni, sale da ballo e tante sigarette fumate, vediamo anche i muri, incisi, disegnati da mani sconosciute che
Brassaï ferma con le sue immagini misteriose e ricche di una apparente nonchalance, che è soprattutto figlia di una grande tecnica.
Il lavoro di Brassaï è un’elegia d’amore per la capitale francese, è un amplesso con Parigi e il suo amore sembra non finire mai.
Mauro Pecchenino
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