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Ott 07, 2014 Terza Pagina
Arnoldo Foà con Erica Blanc in “Sul lago dorato”
“Per essere attori, bisogna prima di tutto essere.”
Apparentemente, queste parole sembrano essere una contraddizione in termini se si pensa ai ruoli che un attore interpreta, indossando una sorta di maschera, ben lontana dal proprio essere. Eppure, questa citazione dello straordinario Arnoldo Foà coglie, dal profondo, l’humus del modo di fare teatro, come ci confessa durante la nostra intervista Anna Procaccini, moglie e assistente del Maestro.
A pochi mesi dalla sua scomparsa, Foà – attore di cinema e di teatro, regista e scrittore, pittore e scultore – viene raccontato in “Io, il teatro”.
Il libro, edito da Rubettino in collaborazione con il Festival del Cinema Europeo di Lecce, vede come autrice la stessa Procaccini e propone, in chiave leggera e piacevole, un viaggio originale su Foà.
“Questo libro richiama il documentario sulla vita di Arnoldo, nato ormai quattro anni fa dal progetto di Cosimo Damiano Damato. Organizzando il suo archivio, tra foto, locandine, bozzetti di scene, costumi e note di regia e, raccogliendo una mole di materiale indescrivibile, ho constatato come non vi sia adeguato materiale bibliografico che riguardi un grande nome del teatro italiano come Arnoldo Foà.” – prosegue la Procaccini, con voce commossa – “Così da questo mio lavoro di raccolta e archiviazione, mi è venuta l’idea per questo libro che racconta sì l’attore e artista, ma racconta soprattutto l’uomo!”.
Un excursus interessante che parte dai primi decenni del ‘900 e racconta in modo originale la carriera di Foà, attraverso immagini inedite, note di regia, lettere di colleghi e produttori, ma anche recensioni di importanti critici.
“”Io, il teatro” ha per me una valenza affettiva difficile da descrivere. Ho avuto il privilegio di lavorare con un grande del teatro e, oggi, pubblicare qualcosa sul suo conto ha per me una responsabilità maggiore. Ho accettato la proposta dell’editore solo perché Arnoldo, qualche anno fa, aveva letto e approvato il mio lavoro…questo mi ha trasmesso una forza incredibile per poter diffondere il suo modo di fare teatro, intriso di emozioni e sentimento, frutto di conoscenza e rispetto dell’universo e del proprio io.”.
Eleonora Dafne Arnese
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