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Apr 30, 2009 Attualità, World Wide
Dal Messico la notizia si è diffusa sempre più insistentemente e, in breve tempo, dimostra quanto questo virus si stia propagando molto rapidamente.
L’organizzazione mondiale della sanità ha innalzato il livello di allerta ormai quasi al massimo ( si tratta di una scala da 1 a 6 ), siamo a 5 e, allo stesso tempo, tutti gli Stati devono prepararsi anche ad una possibile pandemia, che potrebbe essere imminente.
L’influenza suina nasce dal “lontano” Messico, ma in realtà può raggiungere qualsiasi luogo, diffondendosi ovunque.
Il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan sostiene altresì che nessun Paese al mondo può considerarsi immune e, dopo che in Messico i morti hanno sfiorato le 150 unità, i primi casi si sono segnalati anche in Europa.
Più precisamente in Spagna e in Scozia, dove sono risultati positivi ai test un giovane ventenne iberico e altri due scozzesi.
Gli Stati Uniti, dopo la morte di un bimbo di 2 anni nel Texas a causa del virus, hanno proclamato lo stato di emergenza nazionale.
Le autorità americane ed europee raccomandano ai cittadini di non effettuare viaggi verso il Messico.
La corsa contro il tempo è rappresentata anche dalla difficoltà di avere a disposizione un vaccino il più presto possibile, data la velocità con cui il virus si diffonde ma, purtroppo, il vaccino non sarà pronto prima di settembre.
L’organizzazione mondiale della Sanità ha confermato inoltre che il virus è stato causato proprio dall’influenza dei suini, ma che i casi di trasmissione da uomo a uomo sono gli unici ad essersi verificati e, infine, che il virus non si trasmette mangiando carne di maiale.
Inoltre dal Messico, paese dove ha avuto origine la malattia, il virus si è velocemente propagato anche in altri paesi europei, proprio attraverso chi, rientrando dal Messico in aereo, ne ha diffuso così il virus.
Proprio per questo motivo la commissaria europea alla Sanità Androulla Vassiliou ha chiesto con urgenza proprio una riunione straordinaria dei ministri della sanità dei paesi membri Ue.
Le misure di prevenzione da adottare sarebbero senza dubbio quelle rivolte ad utilizzare azioni di prevenzione proprio negli aeroporti, nei confronti dei passeggeri provenienti dalle aree a rischio.
I summit continueranno in maniera frenetica, in attesa di trovare una soluzione ad un pericolo pandemia che sembra farsi sempre più impellente e, con il rischio concreto, di doverlo combattere sprovvisti dell’arma più efficace: il vaccino, sfortunatamente in arrivo solo dal prossimo settembre.
Non bastavano le stragi naturali, terremoti & co. a complicare la vita degli esseri umani, in questo mondo complicato. Anche le malattie arrivano a far sembrare questo mondo come qualcuno che lo aveva definito, negli anni sessanta, “ Mondo cane”..
Norman di Lieto
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