Flipmagazine All’Eliseo Anna Foglietta pazza e drammatica

All’Eliseo Anna Foglietta pazza e drammatica

Nov 29, 2016 Cultura, Teatro & Cinema

La Pazza della porta accanto. Ombretta De Martini @2015

Roma
Della generazione di attrici tra i trenta e i quaranta, Anna Foglietta è di gran lunga la migliore. Meno monotona dell’Angiolini, più poliedrica rispetto allla Smutniak, più elegante rispetto all’Incontrada, non sbaglia mai un tono e un personaggio. L’unico suo limite, imposto però dal mondo dei cinematografari è il rimanere eccessivamente legata alla commedia.
Il teatro può esserle d’aiuto e farla conoscere come interprete drammatica, a tutto campo e quindi attrice poliedrica e completa.
In questa stagione porta in scena La pazza della porta accanto, un testo del giornalista Claudio Fava, diretto con bravura, grande capacità di tenere la tensione e i ritmi scenici da Alessandro Gassmann. Un lavoro bello e necessario che ha al centro della storia l’internamento in manicomio della poetessa Alda Merini, quando giovane donna viene messa in quel lager, dal marito.
Sul palcoscenico dell’Eliseo in questi giorni, Anna Foglietta incanta il pubblico con una interpretazione che coinvolge, voce, corpo, viscere, in un insieme drammatico e doloroso di notevole impatto sul pubblico che, alla fine, applaude con trasporto.
Un lavoro molto valido, una pièce disturbante per molti versi e che è anche una storia d’amore, tenera nonostante il luogo.
Danno man forte sulla scena all’ottima, lo ripetiamo, Foglietta, Liborio Natali nella parte del tragico innamorato e Angelo Tosto, che interpreta un dubbioso psichiatra.
Mauro Pecchenino