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Alberto Vitale, uno chef che sa valorizzare gli ingredienti
In questi mesi di EXPO si è parlato tanto di cibo, a volte anche a sproposito.
Il cibo è l’argomento più sbilanciato del mondo: chi ne ha troppo, magari lo usa male, chi non ne ha soffre, fino alla fine.
Noi di FlipMagazine abbiamo sempre cercato di parlar di cibo, dando spazio a chi, per professione, nel nostro mondo che sembra avere tutto, ne fa un uso intelligente.
E questa volta vogliamo dare spazio ad Alberto Vitale, uno chef, simpatico e riservato nello stesso tempo, che ha fatto della professionalità e onestà la base della propria esistenza. Nato nella provincia di Bergamo, ha girato alcuni ristoranti importanti per imparare, poi ha creato un suo posto L’Osteria Santa Caterina, con un occhio alle materie prime, un altro al territorio e un altro (l’occhio di riserva) alla cucina di tutta Italia e alla Spagna, dove ha conosciuto la sua compagna di vita, Anna.
Con il trascorrere degli anni, ha sentito la voglia di cambiare e di continuare a sperimentare, fino ad arrivare all’Osteria Punto e a Capo, sempre tra il verde della Brianza Lecchese, coadiuvato dall’attenta Mariana, nel piccolo centro di Cernusco Lombardone.
Alberto Vitale, ogni giorno crea una cucina semplice e gustosa, che spazia tra pesce e carne, sempre con la verdura in affiancamento, con antipasti, primi e secondi che non deludono mai, anche quelli fuori delle sue origini territoriali, come la pasta cacio e pepe, o certi piatti alla puttanesca, che sembrano venire da una sua vena meridionale, che forse gli ha regalato proprio la Spagna. Non vogliamo descrivere i suoi piatti, ma invitiamo a provarli. Sceglie anche una cantina contenuta e attenta, con un gusto personale che non gli fa mai sbagliare una bottiglia. Vogliamo lasciare il nostro lettore, puntualizzando una caratteristica di Alberto Vitale: è uno chef che lavora tanto e pensa molto, ogni giorno il suo menù è frutto di un ragionamento e della sua voglia di fare.
Mauro Pecchenino
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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