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Giu 19, 2012 Terza Pagina
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Il Comune di Milano ha deciso di raccontare gli anni di piombo attraverso una mostra dedicata al design e all’arte contemporanea. Il progetto “Addio anni ‘70”, ideato da Francesco Bonami e Paola Nicolin, ripercorre il decennio che va tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, ricordando il percorso artistico e culturale che ha caratterizzato la scena cittadina negli anni delle rivolte politiche e del terrorismo che stringeva il Paese in una morsa di violenza. Le due anime, quella artistica e quella politica, hanno lasciato un’impronta forte sulla storia di Milano. Per questo la città ha deciso di raccontare questa pagina attraverso una grande mostra, più di 2500 mq espositivi per oltre 60 artisti rappresentati, allestita presso Palazzo Reale fino al 2 settembre, con una formula che prevede l’ingresso libero.
Il percorso espositivo non segue un ordine cronologico, vuole piuttosto dare una delle letture possibili di quegli anni, una sequenza di opere e voci che fotografano una situazione viva, mettendo a confronto opere di pittura, scultura, fotografia, video e film d’artista, installazioni, documentazione video e sonora. La mostra è quindi anche un esperimento poliedrico di accostamento trasversale di diverse forme di espressione artistica: dalle arti visive a performance, happening, concerti, spettacoli teatrali e di teatro danza. Dalle installazioni di Luciano Fabro e di Luise Nevelson alle sculture di Arnaldo Pomodoro, da Christo alla biro su carta di Alighiero Boetti.
La mostra coinvolge direttamente anche i protagonisti del tempo, che hanno curato alcune sale della mostra, sospesi tra lo sguardo del testimone e il “senno di poi” del curatore: Nanni Balestrini, Gianni Emilio Simonetti, Sergio Dangelo con Arturo Schwarz e Daniel Spoerri con Gino Di Maggio.
Apre e chiude il percorso una reading room, progettata grazie alla collaborazione di Artek e Domus e realizzata con tavoli e sedie di Enzo Mari, legate all’esperienza dell’Autoprogettazione che egli presentò per la prima volta alla Galleria Milano nel 1974. Nella sala saranno visibili anche le interviste a critici e protagonisti del decennio realizzate appositamente per la mostra insieme alla documentazione editoriale d’epoca proveniente da archivi privati e pubblici.
Affianca e integra l’esposizione un libro, realizzato da Mousse, che costituisce un’antologia di testi e immagini d’epoca, selezionati e ristampati per l’occasione. Si tratta di documenti introvabili, provenienti da archivi, gallerie, fondazioni e biblioteche, che vuole ricordare la viva storia artistica milanese.
Per restituire infine la complessità del periodo di riferimento verrà organizzato un palinsesto di incontri di approfondimento tematico.
Completerà l’esposizione una sezione dedicata al libro d’artista e alle riviste indipendenti, allestita, nella sala degli Archivi Gianferrari del Museo del 900 a cura di Giorgio Maffei.
Barbara Pellegrini
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