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Italia in mano a squallidi ‘Inciuciones’
Non c’è nulla da fare. L’Italia non cambierà mai. Un Paese di Inciuciones, che vanno fieri di metterselo in quel posto a vicenda e tutto resta tristemente fermo. Pensare all’Expo di Milano e farsi venire i brividi è un tutt’uno.
Ma andiamo con ordine. Renzi ha fottuto il Berlusconi per votare un presidente giurassico. Da una parte si sono arrabbiati, dall’altra si sono sentiti furbi e ganzi. Agli Italiani, povere anime, del presidente della Repubblica non fotte una mazza.
Tra poco c’è l’Expo a Milano. In città arrivano due centimetri di neve e si blocca tutto. In metropolitana piove come se si fosse in un bosco. I treni sono sempre in ritardo. Non funziona nulla e la città è pure sporca. Come farà ad accogliere milioni (si dice) di visitatori? Vai a Teatro e la sera della prima fai una coda di un’ora. Perché? Non si sa. Milano è un’incognita, un’incompiuta come l’Italia. Un Paese in mano alla corruzione che non andrà mai da nessuna parte, purtroppo.
E nessuno si ribella. Anche i media scrivono e raccontano solo gli inciuci e con compiacimento. Adesso tutti raccontano l’ultimo, quello tra il Sorrisoni e il barbuto di Roma ladrona, che adesso ha scoperto il Sud. Poveri noi e povero Sud.
Anche Renzi chiacchiera e inciucia. La disoccupazione è al 13%. Ma non frega niente agli Inciuciones. Loro si pasciono così, nel far niente e nel far strategie per metterlo nel didietro a questo o quello. Ecco l’Italia.
Mauro Pecchenino
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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