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Morfopsicologia, il viso, per capire e capirsi
È importante capire chi abbiamo di fronte e con uno sguardo cogliere gli aspetti della sua anima (psiche) attraverso le forme (morfo) del viso. È importante sia nel lavoro sociale e commerciale, sia sottosotto anche in una semplice conoscenza. Se vogliamo, è un compiacimento tutto personale il poter selezionare, scegliere con chi condividere piaceri, emozioni, vissuti, di chi fidarsi.
Il Prof. Louis Corman, padre della Morfopsicologia, ci indica 5 tipologie caratteriali che rapporta alle varie tappe della vita che ogni persona dovrebbe superare: il bimbo, il ragazzino, l’adolescente, l’adulto, l’anziano. Spesso, in seguito alle relazioni con l’ambiente, la persona può rimanere fissata ad una di queste fasi; per esempio quando sentiamo dire :” è un eterno bambino” o “sembra sempre un ragazzino” significa che il suo comportamento rispecchia quello stadio della vita a cui è rimasto fissato e non solo, anche i tratti del viso lo identificano.
Ora vediamo insieme le 5 tipologie di base.
Il DILATATO ATONO è il bimbo nei primi mesi di vita, passivo, dipendente dalla madre, in lui è sviluppato solo l’istinto della nutrizione, la ricettività, la capacità di meravigliarsi e nutrire sensazioni. Il suo viso è di forma tondeggiante, grande, largo, anche i recettori sono aperti, spessi. Sarà una persona estroversa, adattabile, ottimista, con facilità di contatti, tante amicizie ma non profonde che obbedisce agli impulsi e mal sopporta la solitudine. Dimentica presto le offese subite, non è permaloso. S’ interessa a tutto ma senza concentrarsi, perché manca d’autocontrollo. Non ha continuità nelle idee, ha bisogno di stimoli e d’ inquadramento.
Il DILATATO TONICO è il bimbo dopo i sei mesi che comincia a crescere, ad agire, passa dalla passività all’attività, incomincia ad avere una certa padronanza di sé e del mondo circostante, inizia ad affermare la propria personalità, pur mantenendo le caratteristiche del dilatato atono.
Nell’adolescenza, troviamo Il RITRATTO LATERALE, stadio in cui il ragazzo comincia a confrontarsi, mettersi in gioco nel mondo esterno. Il suo viso è proiettato,“ va verso”…. Di profilo, il naso, il mento, sono tesi in avanti verso l’azione, la fronte è obliqua, le tempie schiacciate, il modellato è tonico. È una persona dinamica, può essere impulsivo, prende decisioni di primo acchito, senza riflettere, ama la competizione e la sfida, nella sua affettività ha bisogno di conquistare e, ottenuto lo scopo passa ad altre esperienze. Ha un’intelligenza senso-motoria, è pieno di risorse ed inventiva.
Il RITRATTO FRONTALE, ecco l’adulto che prende distanza dall’esterno ed entra in contatto con la sua parte profonda. Il viso si allunga, i ricettori sono piccoli, fini sottili, chiusi o protetti, raddrizzati o infossati. Sarà introverso con un processo di difesa molto attivo, riduce gli scambi, ha amici scelti ed è selettivo sia nell’amicizia sia in amore. Riflette molto prima di agire, si rifugia nel suo mondo, chiudendosi all’ambiente circostante, ha bisogno di pause per ricaricarsi.
Il RITRATTO ESTREMO è la vecchiaia, periodo della vita in cui le energie sono utilizzate con parsimonia, senza disperderle. Le forze vitali sono scarse e quelle inconsce meno dominanti, i contatti col mondo esterno saranno molto limitati. Il volto si presenta più asciutto, appiattito. I ricettori molto retratti. La vecchiaia è caratterizzata dalla necessità di difendersi contro ciò che può arrecare danno.
Altre 3 tipologie miste:Il CONCENTRATO, il REAGENTE, IL PASSIONALE, possono emergere durante l’adolescenza e verranno trattate in un prossimo appuntamento.
E ora, con queste poche nozioni di base, potete già guardarvi allo specchio con l’occhio del Morfopsicologo e cercare di capire se state vivendo nello stadio che si appropria alla vostra età o vi sentite e vi muovete come ragazzini a 70 anni …e ben venga, se a 70 anni vi sentite di poter scalare l’Everest!
Carla Aghito
Morfopsicologa
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