Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Ott 12, 2009 Cosa bolle in Pentola
Questa volta, per giusta par condicio, dedichiamo questo articolo ai nostri amici lettori maschi. Sulla scena la Formula 1, attraverso un raduno esclusivo di campioni e piloti che hanno fatto la storia.
Da ogni angolo d’Europa sono arrivati sulla costa romagnola e tra i tornanti di San Marino, per celebrare il loro raduno annuo, 20 ex piloti di Formula 1, al volante di splendide, rombanti auto d’epoca. L’emozione è stata grande e unica: si passava: dal Rosso di una Allard del 47, al giallo di una Miller del 36, all’argento di una Porche 356, in perfetta sinergia con il nero di una Lester Riley, al blu di una Ferrari 400, creando un grande caleidoscopio nello scenario delle strade sammarinesi.
È molto difficile mettere assieme tanti miti del passato, farli sfilare e competere tra loro, oggi. È avvenuto grazie a Gabriele Fabbri, gentleman driver, albergatore e organizzatore di eventi. L’iniziativa, denominata: Piloti che gente 2009 , era gestita in collaborazione con il Club des ancîens pilotes de F1. Non potevano mancare a un simile appuntamento nomi di riferimento come come Nino Vaccarella, imbattuto campione Ferrari degli anni ‘60, targa Florio e Le Mans; Nanni Galli: Ferrari, Mc Laren, Lotus; Tony Brooks: premio alla carriera Goodwood 2008; Bob Boundurant prestigioso pilota americano; Peter Westbury, campione europeo di F1; Maria Teresa De Filippis, la prima donna al mondo a correre in F1 al volante della Maserati. Questi e tanti altri personaggi da leggenda sopravvissuti all’adrenalina e alle difficoltà delle corse, che hanno alimentato il mito della F1. La manifestazione ha visitato i più esclusivi castelli dei Malatesta: Montegridolfo, Gradara, San Marino e ovunque le prove speciali di regolarità e soprattutto le sfide su pista ha riacceso in loro qualcosa di speciale: la passione, la voglia di competere, di vincere, facendoli tornare ragazzi.
Tra una corsa e l’altra, ha preso corpo un intervallo di sapore hollywoodiano: nella cornice di Villa Franceschi, trasformata per l’occasione in laboratorio, esperti ceramisti hanno immortalato questi miti delle corse, prendendo loro il calco delle mani nel cemento, come accade ai divi della celluloide, made in USA. Un ricordo di questa esperienza tra le strade storiche della nostra Romagna, da sempre terra di motori. Ci ha colpiti, durante un’intervista a Nino Vaccarella, la sua nostalgia per il poco contatto umano che Enzo Ferrari dimostrava nei confronti dei suoi piloti, in contrapposizione alla grande considerazione per i suoi bolidi. Su un punto sono tutti d’accordo: una volta i piloti professionisti erano gentleman driver, l’automobilismo era più semplice, più spettacolare e meno costoso. A Piloti, che gente, tutto è improntato al ricordo, ma in maniera costruttiva e non solo nostalgica. Il passato, rimane il grande protagonista, ma guardando sempre al futuro, al prossimo incontro, a una nuova gara.
Carla Aghito
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