Flipmagazine Genova alluvione 2014

Genova ferita a morte

Ott 12, 2014 L'editoriale

Sono nato a Genova, dove ho studiato, ho iniziato a lavorare, dove riposano i miei magnifici genitori e altre persone a me care. Vedere Genova martoriata ogni anno, fin dal 1970, da regolari allagamenti, smottamenti, alluvioni e disastri vari, mi fa soffrire tanto. Ai lettori, a chi non conosce la città, che Petrarca definì la Superba, voglio ricordare che a Genova non scorrono fiumi. Solo torrentelli che, quando non piove , il Bisagno in particolare, sono dei buchi vuoti, con argini che i più non capiscono a cosa servano. Quindi il problema non è dei torrenti, ma delle speculazioni, del malaffare, della politica sporca e fancazzista. A Genova, come in tutta Italia si è costruito male, dove è impossibile vivere e poi nessuno, nelle amministrazioni di questi ultimi venti e più anni, è mai intervenuto per pulire i torrenti e i suoi letti. Se si guardano quei poveri rii si vedono solo schifezze, chilogrammi di rumenta, che intasano, tappano i buchi e, quando piove tanto, fanno scoppiare tutto. Genova è sempre stata una città con un clima strano, quando arriva la macaia, l’umidità prende il sopravvento e, se arriva la pioggia, si vede e si sente. Ricordo da bambino certe giornate di bufera di acqua e vento, quando mia nonna Linda mi accompagnava a scuola e io piccolino, mi spaventavo, respiravo male per le raffiche e lei diceva di avere male alle ossa. Però, se piove e la città funziona, non accadono catastrofi. Negli ultimi vent’anni e più l’Italia è stata messa allo sbando da due tipologie di governo, nazionale e locale: un’ alternanza di un Bordello di Stato e di un sonnifero con cuscini di mortadella. Così tutto è andato a ramengo e oggi il giovane fiorentino ci prova, ma soprattutto promette, con le mani legate. E Genova e l’Italia sprofondano, con i suoi abitanti che spesso perdono tutto e, nella loro disperazione, si legge il dramma di un’Italia che sembra avere un male incurabile. FlipMagazine, per quel poco che può servire, è vicino agli abitanti di Genova in un abbraccio virtuale, commosso e sincero.