A Villa Campari, una giornata di piccoli piaceri

Giu 13, 2014 Cosa bolle in Pentola

A  Sesto San Giovanni, il centro lombardo che negli anni del boom economico era chiamata la Stalingrado d’Italia, oggi le fabbriche latitano e vivono di ricordi. Da qualche tempo, nei pressi della stazione ferroviaria ha preso vita una nuova parte di Villa Campari, dedicata al marchio e ai fondatori del re degli aperitivi nel mondo. In particolare, insieme allo spazio della villa tutta da visitare vi è lo Spazio Davide Campari, un tempo cuore del complesso industriale  e oggi pullulante di design, cultura e storia grazie alla GalleriaCampari, l’Academy, oltre a un buon ristorante. Abbiamo visitato questa bella location, con tutti i suoi interessanti accessori,  nel corso di una degustazione di vini bianchi, un tour( anche i rossi sono coinvolti), dove ottime etichette si avvicinano ai consumatori.

Un evento che permette di trascorrere un’intera giornata in uno spazio ampio e rilassante tra ottimo vino, stimolanti assaggi di prelibate tapas all’italiana, musica dal vivo e, nel caso specifico, tra la storia della comunicazione,  grazie alla presenza immortale di Campari. Visitare il museo è un tuffo nella pubblicità che si evolve nei secoli, fin dalle artistiche opere di Depero, Dudovich, Nespolo e tanti altri, fino agli spot degli anni Settanta, Ottanta, fino ai giorni nostri.

Tra le prelibatezze gustate, vini e cibi, citiamo per tutti un Sauvignon di La Tunella di rara suggestione e tra i cibi lo storione magnifico e non solo, distribuiti da Agroittica e con la punta di diamante di Calvisius Caviar, fino alla inebriante varietà di Espresso Giada.

Mauro Pecchenino

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