Flipmagazine I vecchi sono trascurati

Vecchie anime

Mar 12, 2014 L'editoriale

Un libro fondamentale nella saggistica del Novecento, La vieillesse, di Simone de Beauvoir, pubblicato in Italia da Einaudi, si chiede:”I vecchi sono esseri umani? Da come vengono trattati è lecito dubitarne”. Questo aspetto della vita dei nostri giorni, dimenticare i vecchi, è sintomo evidente di una società malata terminale. Non dimentichiamo, che un popolo che non rispetta i vecchi, non può avere un futuro costruttivo, perché non ha memoria. I vecchi sono la nostra storia, il nostro andare indietro nel tempo per rivedere noi stessi, ma sono anche l’esperienza presente, con la quale confrontarsi quotidianamente. In questa società malata di protagonismo, senza aver niente da dare agli altri si parla sempre di giovani, di gioventù, di rottamare i vecchi. Il cambio delle generazioni e l’arrivo dei giovani è un fatto sacrosanto e fisiologico, ma esser giovani non significa esser meglio. L’esperienza è ancora la variante insostituibile nella vita. Qualcuno ha sostenuto che chi non consuma, rischia di esser relegato tra i rifiuti. E’ agghiacciante. I vecchi sono la testimonianza del nostro vivere, vanno seguiti, rispettati, aiutati, coccolati. E’ una vergogna imperdonabile che in Italia le pensioni siano una nullità, per l’80% della popolazione. Con pensioni d’oro di gente che non si sa cosa abbia fatto nella vita. Vuol dire lasciare i vecchi nella sofferenza, senza potersi curare e comprare le cose che desiderano, non potendo così vivere meglio , in una società che vuole allungare la vita, senza averne i mezzi.

Ora è arrivato il giovane scout fiorentino, Matteo Renzi. Il nostro giornale vuole dargli un po’ di fiducia e gli lancia un suggerimento: “Perché non porta tutte le pensioni minime a mille euro al mese ?” Sarebbe un piccolo grande gesto d’amore per il Paese Italia e la sua gente. E sarebbe un gesto da statista. Umano.

A presto. See you soon.A la prochaine.

mauropecchenino@tin.it

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