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Feb 08, 2014 Terza Pagina
Un tappeto verde, due laptop, musica dal sapore hawaiano e una sequenza di quadri visivi sull’idea di paradiso come luogo utopico e non ancora sperimentato. Lo spettacolo “HEAVEnEVER. un vano desiderio di paradiso. questo stato stupefacente” della compagnia vicentina Fagarazzi Zuffellato sarà ospite per cinque giorni al Teatro Litta diMilano, Stabile di Innovazione e uno dei contenitori più importanti del teatro contemporaneo. Dal 13 febbraio (tutti i giorni alle 21, la domenica alle 17) la coppia di registi e performer formata da Andrea Fagarazzi e I-Chen Zuffellato, presenta il suo lavoro all’interno di “Apache” per la stagione 2013-2014. Attraverso la formula della residenza, la compagnia avrà a disposizione uno spazio teatrale per lavorare e produrre, ma anche per organizzare incontri e workshop con studenti delle università milanesi. A confrontarsi con i due registi saranno, in due incontri, gli studenti della Scuola Civica di Cinema e quelli dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Co-prodotto da Opera Estate Festival 2013, “HEAVEnEVER” ha debuttato a Bassano del Grappa la scorsa estate, dopo le tappe in forma di studio ai festival “Zoom 2012” di Scandicci, “Wam!” a Faenza, “Radicondoli in Arte”, “Orizzonti Verticali” a San Gimignano. Lo spettacolo è una ricerca sull’idea di paradiso, come metafora per il desiderio umano di ricercare una condizione di benessere. Paradiso come luogo utopico. Questo progetto prende spunto sia dallo stato psico-fisico indotto da sostanze stupefacenti sia dall’estasi erotica, ma anche da esperimenti concreti di creazione di isole artificiali.
« Comunemente – spiegano i registi e performer Andrea Fagarazzi e I-Chen Zuffellato –con “stato stupefacente” si intende una condizione che evoca in qualche modo l’isola perduta decorata a festa nell’eros di declinazioni. Ma l’uso popolare del termine “stupefacente” è ingannevole, la sua origine semantica indicherebbe “stato di immobilità e di non recettività agli stimoli esterni”, quindi vorrebbe piuttosto dire l’assenza di vita incantata nella vertigine del vuoto. “HEAVEnEVER” è un tentativo di desiderio, il fallimento di un paradiso artificiale, una perversa coincidenza tra realtà e finzione in cui l’abbaglio diventa il suo stato di coscienza. Un giardino che si lascia contaminare da corpi esposti in piccole alterazioni, esplorazioni, cambi di umori, apatie, distruzioni».
Per maggiori informazioni: www.fagarazzizuffellato.it e www.teatrolitta.it
Silvia Ferrari
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