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Set 09, 2013 Terza Pagina
Fotografia fornita dall’Ufficio Stampa Milano Film Festival
Il sipario è calato sul palcoscenico della laguna per il Festival del Cinema di Venezia, ma per i cinefili la curiosità non si è spenta, perchè si è spostata su un’altra iniziativa giunta alla sua 18ª edizione: Milano Film Festival (MFF).
L’evento, nato nel 1995, diretto da due giovani, attenti e preparati, Alessandro Beretta e Vincenzo Rossini, continua a mantenere fede ai suoi valori che lo caratterizzano sin dal suo esordio. Milano Film Festival, infatti, fa ricerca, sia nei linguaggi, sia nei contenuti, è promotore di nuovi talenti italiani e internazionali e di un dialogo continuo e costruttivo tra registi, case di produzione, gruppi di lavoro e scuole di cinema, ma soprattutto è attento alle nuove produzioni e al cinema indipendente. Il concorso che anima l’intero programma dell’appuntamento milanese, prevede una sezione dedicata ai cortometraggi e l’altra ai lungometraggi, tutti rigorosamente opere prime. Degli undici lungometraggi selezionati, otto sono girati da registe donne e il tema che percorre, in qualche modo, ogni lavoro è la crisi. “Una crisi dalla doppia faccia: quella economia e quella esistenziale”, come afferma Rossini, durante la conferenza stampa.
Ad esempio, è così per la pellicola Mirage á l’italienne, di Alessandra Celesia. Una storia che racconta le vite di cinque italiani in cerca di lavoro che, delusi, migrano oltreoceano, in Alaska, dopo aver letto un annuncio. Inizia così un viaggio dalla dinamica drammatica, che la regista sviscera tra disillusione e umanità. Invece l’artista newyorkese, Shannon Plumb, nel suo lungometraggio Towheads, traccia l’identikit di una donna moderna, mamma, intelligente e intraprendente, innamorata del suo lavoro e della sua famiglia, ma costretta a cambiare vita radicalmente per amore dei suoi figli. Una crisi esistenziale, stavolta, di una donna che cerca di riappropriarsi della sua persona, sperimentando un’altra sé, riconquistandosi il suo ruolo professionale e sociale.
Ma il Milano Film Festival, non è solo rassegna cinematografica. Infatti con le sue sezioni parallele, sperimenta e indaga sull’intreccio di diversi linguaggi creativi. E’ il caso di VerniXage, che esplora le aree interstiziali tra il sistema dell’arte contemporanea e il cinema.
Dunque arte, cinematografia e anche musica con MFF che quest’anno presenta la novità ParkLive. Ogni sera, infatti, Parco Sempione si anima con concerti live e djset di cantautori e gruppi del panorama indie-rock.
Milano Film Festival: una piattaforma internazionale open mind, promotrice di cultura, arte e magia.
Eleonora Dafne Arnese
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