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Giu 25, 2009 Attualità, World Wide
da Londra
Il Regno Unito vive il periodo estivo con grandi preoccupazioni.
Mentre Londra e le città studio, come Cambridge, Oxford, Hastings, Eastbourne, Brighton sono invase dai giovani di tutto il mondo, che arrivano nel nostro paese con la speranza di migliorare il proprio potere sulla lingua inglese, per il cittadino britannico non si conosce l’immediato futuro. Il G8 svoltosi in Italia, non ha visto Uk protagonista in nessun momento. Tutto era concentrato sulla novità e il glamour di Barack Obama e le rovine dell’Aquila. A Londra, abbiamo avuto la sensazione che di noi interessasse poco, eravamo delle comparse. In realtà il nostro paese rimane un punto di riferimento imprescindibile in Europa e nel mondo.
Il design, l’arte moderna, la grafica, la musica, parte della moda, del cinema e, ultimamente, la gastronomia, hanno nel Regno Unito il caposcuola inevitabile. Senza Londra, queste voci hanno solo alcune presenze in Italia e in Francia, per il resto nothing else.
La mancanza di visibilità e, forse, di considerazione a livello di media europei, preoccupa i Britannici. Nella pratica, si va avanti lo stesso e si lotta come sempre, ma crediamo che l’antipatia, sempre latente, verso l’inglese colonialista e imperatore stia riaffiorando e non faccia bene al paese che continua, nonostante la crisi, ad aver un ruolo di guida, anche di social life, nel mondo intero.
Julie K. Warring (trad. di Bianca Fontanelli)
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