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Feb 17, 2009 Attualità, World Wide
Abbiamo trascorso un periodo di vita e scambio culturale nella capitale francese.
Parigi, insieme a Londra e Berlino, rimane una delle città più stimolanti del mondo.
Solo in questi centri, con l’aggiunta di New York, val la pena trascorrere il proprio tempo, anche quello libero. E’ inutile perdere tempo in posti esotici e senza gran storia, che non hanno nulla da trasmettere.
Parigi è arricchimento culturale ed aggiornamento, soprattutto su moda, design ed architettura.
Per i nostri lettori vogliamo dare qualche consiglio per vivere meglio nella ville lumière. Tre buoni ristoranti, innanzitutto.
Per chi vuole scoprire la nuova Parigi che si evolve e porta colori e sapori nuovi, le zone di Menilmontant, Belleville, la Butte Chaumont e la Villette, meritano alcuni giorni di dedizione assoluta.
In zona c’è anche il cimitero di Père – Lachaise, dove riposano i grandi della Comunicazione, come Molière, Balzac, Chopin, Proust, Jim Morrison. Proprio vicino al Lachaise, in Avenue Gambetta, 2 c’è la Brasserie “Le Saint Amour”, autentica, veloce, con piatti semplici.
Per chi vuole sentirsi un pò “STAR”, segnaliamo invece i ristoranti, entrambi in rue Gaillon, a pochi passi da place de l’Opéra, di cui è socio l’attore e regista Gérard Depardieu, gran bevitore e mangiatore, in Francia un’icona vivente.
Il più pretenzioso si chiama “La Fontaine Gaillon“, caro ed elegante. L’altro, a pochi metri, “L’ecaille de la fontaine” è specializzato in ostriche e frutti di mare, è più spartano, meno caro e ha una caratterizzante porta rossa all’ingresso. Ogni tanto fa capolino il divo Gérard, sempre con la battuta pronta e generoso nell’alzare un buon calice.
Terzo, ma non meno gradevole, in una stradina del Quartier Latino, rue Hautefeuille, si trova “Il Café de la Tourelle”, dove il tempo sembra essersi fermato all’epoca degli esistenzialisti.
Si mangia molto bene e si beve meglio.
Consigliati il rognone, le lumache, “les terrines” e la “confit de canard”. In sala il patron, monsieur Robert e la moglie madame Cécilia, vi accoglieranno con un timido sorriso ( i parigini non sono mai troppo espansivi ).
Per completare due alberghi: uno buono “L’Hotel du Levant“, si trova in rue de la Harpe, zona Saint Michel. Un altro dimenticatelo, se lo trovate sui siti turistici, tipo Expedia.
Si chiama “Jardins de Paris Saint Germain“, attaccato allo storico Cafè de Flore, è approssimativo, caro, una piccola grande bufala.
Alfonso della Mura
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