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Giu 24, 2013 Cosa bolle in Pentola
Oggi vogliamo raccontare la storia di un’idea nata nel 1998, dall’intuizione di un gruppo di amici intenzionati a creare uno spazio verde, un rifugio per evadere dal caos cittadino, nel centrale quartiere milanese di Porta Romana. Certo, è facile quando la struttura ideale sta proprio lì, a portata di mano. Una vecchia cascina del ‘600 di proprietà del Comune era infatti in stato di abbandono e degrado, immersa tra i palazzi moderni sorti negli ultimi anni in via Muratori. Bisognava solo convincere il comune dell’importanza di recuperare e valorizzare quella struttura, prima che qualche grande gruppo immobiliare decidesse di raderla al suolo per costruire al suo posto l’ennesimo anonimo palazzo a 7 piani. Così è nata Consorzio Cantiere Cuccagna, un’associazione fondata con lo scopo di preservare un angolo di storia della vecchia Milano facendolo risorgere dalle ceneri in cui si trovava.
Il progetto si sostiene anche grazie alle iniziative realizzate dagli organizzatori del progetto: location per eventi culturali e aziendali, mercato a Km 0 per acquistare direttamente dai produttori le specialità tipiche della terra lombarda, orto da coltivare in collaborazione con un gruppo di volontari. Ma non finisce qui. Cascina Cuccagna è anche trattoria. Dietro ai fornelli lo chef Nicola Cavallaro prepara paste e dolci rigorosamente fatti a mano “alla maniera di una volta” e piatti per lo più vegetariani e senza glutine, con prodotti che provengono da agricolture biologiche.
Tra le iniziative pensate per favorire l’incontro e l’aggregazione segnaliamo inoltre laboratori educativi, progetti formativi per diffondere i temi dell’economia sostenibile e “Altro tempo”, una serie di appuntamenti organizzati in collaborazione con Diapason e dedicati alle attività ludiche e ricreative tra genitori e figli.
E per il futuro cos’altro si inventeranno? È work in progress l’apertura di un ostello per ospitare a prezzi economici visitatori di tutto il mondo.
Expo 2015 con il suo claim “Feed the world” e il suo focus su cibo e agricoltura, sostenibilità e qualità, trova un interlocutore privilegiato nella Cascina. Ecco come nasce il progetto “Cascine Expo 2015“. Oltre a Cascina Cuccagna, a Milano esistono infatti altre 58 cascine di proprietà comunale, 18 delle quali si trovano in stato di abbandono e aspettano di essere recuperate e valorizzate e trasformate in luoghi polifunzionali dedicati all’agricoltura, all’alimentazione, all’abitare e alla cura del territorio. Chissà che per l’Expo non si raggiunga, almeno in parte, questo ambizioso obiettivo.
Cascina Cuccagna è insomma una fucina di idee in continuo fermento, che rischia però di essere frenata dai soliti bigotti infastiditi dalla presenza sempre più numerosa dei cittadini che dimostrano di apprezzare il progetto. Un gruppo di residenti della zona per ora ha vinto il primo match obbligando i gestori a chiudere il giardino entro le ore 23.00 anche durante il fine settimana. Speriamo solo che si riesca a raggiungere un compromesso per rispettare la quiete pubblica e al contempo continuare ad offrire al pubblico la possibilità di vivere questo spazio.
Barbara Pellegrini
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