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Il Governo Letta fa meno schifo degli altri
Può sembrare una boutade, ma proviamo a dirlo: questo governo Letta fa un po’ meno schifo rispetto ai governi degli ultimi vent’anni. C’è qualche tecnico preparato, tipo Saccomanni, c’è un ministro per l’integrazione di origine africana con la pelle nera, con buona pace degli insulsi leghisti, e questo non è un segno da poco. Ci sono altre due/tre individualità da non buttar via. Il resto è il solito ciarpame, ma c’è una voglia di far bene, una buona preparazione internazionale che bisogna attribuire con franchezza a Enrico Letta. Anzi, diremmo che la vera forza nuova, determinata, bipartisan, magari anche un po’ democristiana baciapile del pelatone, nipote di, non si può negare. Se si scorrono i commenti sul governo Letta, pubblicati su sito del Corriere della Sera, i giudizi rimangono molto negativi, ma bisogna riconoscere che alternative non ce n’erano e che la vera delusione e flop è rappresentata da 5 Stelle, che risulta un’accozzaglia con poche idee e confuse e molte urla inutili.
Facciamo lavorare Letta, tentiamo di dargli un briciolo di fiducia. Per sparargli addosso abbiamo tempo. Per ora stringiamo i tempi e aspettiamo a formulare un secondo giudizio alla fine di luglio.
L’Italia ha bisogno di un governo decente, dopo la tragedia truffaldina, becera, devastante degli ultimi 20 anni. Forse abbiamo evitato la morte del Paese, ma stiamo all’erta, non bisogna concedere respiro ai politici, vanno marcati a uomo e a donna.
Alma Sastri
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