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Giu 24, 2009 Attualità, World Wide
Dai tempi di Khomeini e da quella lontana guerra tra Iran e Iraq, questo paese ci è sempre apparso così lontano da noi, non solo geograficamente.
Immagini di folle immense che inneggiavano al proprio leader e che, disperati, ne piangevano la morte.
Poi, oggi, un nuovo leader e un nuovo volto alla guida del Paese e che già ha fatto discutere per le sue affermazioni poco diplomatiche in ambito internazionale.
E ancora lo spettro dei brogli elettorali nelle votazioni politiche che dovevano, probabilmente, sancire un risultato differente a quello poi dichiarato dalle Autorità iraniane.
Quindi con gli occhi del mondo puntati addosso, la parziale ammissione di brogli, ma non decisivi per determinare la sconfitta del premier uscente, a detta di fonti ministeriali locali.
E intanto la folla protesta, i giovani si organizzano in manifestazioni per far ripetere le votazioni e ad invocare la presenza di osservatori internazionali per garantire la trasparenza e la correttezza delle procedure di conteggio dei voti che, a detta di molti, il regime manipola e controlla per evitare la sconfitta del premier in carica, Mahmoud Ahmadinejad.
La guida suprema dell’Iran, Ayatollah Ali Khamenei, è per far cessare immediatamente ogni forma di manifestazione che voglia contestare il risultato delle urne.
In una logica di repressione non solo verbale ma anche fisica, ha perso la vita una ragazza di nome Neda, giovane e indifesa, in un Paese dove le donne valgono meno della polvere delle strade e divenuta un’icona di questa battaglia civile che molti manifestanti stanno combattendo in difesa della democrazia.
Assassinata da un cecchino, viene seppellita, sotto il rigido controllo delle Autorità che vietano qualsiasi forma di commiato, mettendo il veto nei confronti di qualsiasi tentativo di organizzare una cerimonia funebre, degna di questo nome, in una parte del mondo che non ha rispetto neppure per la morte di un essere innocente.
Tutto questo per evitare che il grave accaduto, a detta del Regime, si potesse trasformare in nuove proteste.
Il video dell’assurda morte di Neda è ripreso da un videofonino e visibile su Youtube e, in quegli attimi si vede la gratuità di una violenza cieca e di un odio che porta un cecchino a spezzare la vita, senza nessuna pietà e senza motivo alcuno, di una ragazza, disarmata e desiderosa di vivere la sua età e, soprattutto, figlia di questa terra che oggi ci appare ancora più lontana e non solo geograficamente. Un Iran violento e assassino, che chiama la vergogna più cupa. E, ci chiediamo, dove sono i potenti del mondo e cosa fanno per impedire tutto questo ?
Norman di Lieto
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