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Ecco a voi l’impotenza seriale della politica italiana
Albus Silente, il saggio di Harry Potter
Continua la situazione di stallo nella politica del nostro Paese. A meno di due mesi dalle elezioni, ancora non sì è riusciti a venire a capo di questo governo. Siamo in un vicolo cieco, con Beppe Grillo che non vuole scendere a compromessi, Bersani che, impotente, è arrivato al punto di pensare di affiancare il PDL e Berlusconi che si alleerebbe persino con Napoleone Bonaparte pur di governare qualcosa. Come fare a venir fuori da questo pantano? L’unico che potrebbe riportare questa nave fuori dalla secca è il Presidente della Repubblica, garante della Costituzione. Tutte le fazioni, così, sono salite al Colle per chiedere la fiducia al vegliardo Napolitano, il quale però, dopo aver ascoltato tutte le proposte, ha affidato il duro compito di mettere tutti d’accordo a dieci fantomatici “saggi”. Dieci personalità che avrebbero il compito di mediare una soluzione, conciliare le parti e aiutarle nella formazione del nuovo governo, stilando un programma condiviso. Ma tutto questo a cosa serve? Sembra il solito “ufficio complicazioni affari semplici” all’italiana, direte voi. Esatto! Questa pantomima non serve proprio a nulla, come ammette pubblicamente Valerio Onida, uno dei dieci, talmente saggio da scambiare un imitatore del programma radiofonico La Zanzara per Margherita Hach.
Probabilmente gli unici “fantasaggi”, noti da sempre per la loro autorevolezza e onestà, che sarebbero senza dubbio in grado di salvare l’Italia sono Grande Puffo, Mago Merlino, Gandalf il bianco, Albus Silente, Yoda, il Signor Miyagi, il Maestro Splinter, Batman, il Brucaliffo e Dotto, il quarto dei sette nani. Ma purtroppo non sono questi i dieci personaggi scelti dal nostro Presidente, che, invece, ha nominato rappresentanti di banche, Confindustria, finanza, insomma la classe dirigente che, negli ultimi quaranta anni, ha distrutto il Paese.
A parer nostro, cari lettori, questi dieci saggi, rappresentano piuttosto l’emblema dell’impotenza della politica italiana dinanzi, ahinoi, allo strapotere delle forze economiche odierne.
Gabriele Ruggiero
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