Passione e malinconia in Alessandro Kokocinski

Mar 10, 2013 Terza Pagina

Come quando bambino, Alessandro Kokocinski. Immagine dalla Galleria Artespressione.

Cyrk, circo. E’ questo il soggetto che ricorre nelle opere di Alessandro Kokocinski in mostra fino al prossimo 20 Marzo presso la galleria Artespressione di Milano.

Giocolieri, clown, ballerine e acrobati vengono raffigurati dall’artista in tutta la loro melodrammatica spettacolarità. I disegni si frammentano e si contaminano con pennellate decise, dai colori forti. Le figure eleganti, dalle linee inconfondibili, trasmettono un forte calore espressivo e un senso profondo di tragicità. Nelle opere, l’inquietudine dei personaggi traspare attraverso trucchi e costumi di scena.

In questa personale, le raffigurazioni di Kokocinski, realizzate su pergamene e libri antichi risalenti al Settecento, sono così eloquenti perché lui – l’artista – lo è stato un circense. Sin dalla sua nascita ha vissuto da nomade, nella libertà e nel rifiuto dell’oppressione, nella povertà e nel caos, fino ad avvicinarsi, per pura casualità, al mondo magico e malinconico del circo. Così, diventato parte della famiglia, nel suo continuo viaggiare, fisico e spirituale, dopo lunghi anni, Kokocinski scoprì l’unico strumento che aveva il potere di sanare la sua sofferenza interiore: l’arte.

Dagli anni ‘60, infatti, inizia la sua carriera artistica che l’ha portato a conoscere intellettuali di fama internazionale e a elaborare e perfezionare il suo stile, fusione ineccepibile e armoniosa di passione e malinconia, realtà e visione, gioie e incertezze.

Eleonora Dafne Arnese

ardafne@hotmail.it

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