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Dic 13, 2012 Attualità, World Wide
Il treno super veloce divora avidamente i chilometri che separano la capitale economica dell’impero del Sol Levante da quella che ne è la capitale storica e culturale: Kyoto. Un tempo sede del governo dell’imperatore e degli Shogun, questa città è stata poco toccata dai devastanti bombardamenti della guerra e pertanto conserva il maggior numero degli antichi monumenti presenti in tutto il territorio giapponese. Una passeggiata tra le vie strette del centro storico è d’obbligo e, se siete fortunati, vi potrà capitare di imbattervi anche nelle famose Geishe, le colte e raffinate accompagnatrici giapponesi che sono un simbolo della cultura di questo Paese e che sono ancora molto richieste in occasioni di incontri di lavoro di alto livello. Due le imperdibili attrazioni della città: il giardino del tempio Ryoan-ji, con il suo letto di ghiaia perfettamente stesa su cui sono posate quindici pietre di varia forma e il Golden Pavilion, all’interno del Tempio di Rokuonji, una pagoda rivestita d’oro puro che sorge in mezzo ad uno stagno in cui si specchia in tutta la sua magnificenza.
La vita notturna di Kyoto non è movimentata come quella della capitale, tuttavia vi consigliamo di fare due passi per il quartiere a luci rosse dove troverete tanti ristorantini interessanti e curiosi localini in cui degustare sakè, vera specialità locale.
Per avere uno spaccato del Giappone nel secondo conflitto mondiale dovete visitare Hiroshima. Il museo dedicato alla devastazione causata dall’esplosione della bomba atomica che il 6 agosto del 1945 ha cambiato per sempre il volto della città e della storia è un luogo che fa riflettere. Sentire i racconti delle migliaia di vittime che hanno riportato traumi e menomazioni e che ancora sono testimoni viventi dei danni che provoca il nucleare è senz’altro un bagno di realtà forte e sconvolgente. Hiroshima tuttavia è oggi il simbolo di come un popolo si sia coraggiosamente saputo riprendere e sia diventato portavoce nel mondo della lotta alla bomba atomica e alla brutalità della guerra.
E se dopo questa esperienza sentite la necessità di un contatto con la natura e di un po’ di spiritualità, potete sempre fare visita alla vicina isola di Miyajima dove troverete uno dei più suggestivi templi shintoisti della regione, con il suo imponente Tori che emerge dall’acqua e le sue molte statue. L’attrazione forse più divertente dell’isola resta comunque la sua popolazione di cerbiatti che, abituata alla presenza dei turisti, gira indisturbata e si lascia avvicinare e accarezzare. Tenete d’occhio i vostri effetti personali, i simpatici cerbiatti sono soliti fare scherzi, soprattutto quando vedono oggetti di carta di cui sono letteralmente ghiotti. Attenzione quindi a questi abili borseggiatori se non volete ritrovarvi bloccati sull’isola senza biglietto di ritorno.
Barbara Pellegrini
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