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Il MUST a Vimercate: una bella realtà
Nel nostro abituale, think global, act global & local, presentiamo ai nostri lettori di tutto il mondo un’iniziativa territoriale, made in Italy. A fine 2010, ha visto la luce il MUST a Vimercate, che racconta la storia, l’arte e l’economia della parte orientale della Brianza. In pochi mesi di vita ha già ottenuto un premio prestigioso, l’ICOM per il miglior nuovo allestimento italiano. Una bella idea e un progetto vincente che conferma l’attenzione della Brianza al territorio, alla cultura e all’arte in particolare. Visite guidate, programmi multifunzionali, esposizioni sono tra i fiori all’occhiello di questo spazio ospitato in una sede di raro fascino, la settecentesca Villa Sottocasa. Un accenno allo staff interno di gestione: Angelo Marchesi è il direttore, Massimo Pesenti, responsabile gestione delle collezioni, Paola Striuli, responsabile dei servizi educativi, Gianenrico Savoldi, responsabile comunicazione e Anna Lisa Cavenaghi, responsabile attività culturali.
In queste settimane il MUST ospita una mostra doppia, curata da Simona Bartolena. Si intitola Fili e ha per protagonisti Andrea Cereda e Vittorio Comi. Il primo, lavora le lamiere in ferro, ma è anche pittore. L’altro autore lavora con fili d’erba, fresca e non, capelli e zolle. Cereda è in bilico tra scultura e installazione. Le sue lamiere, cercate, unite, lavorate, intersecate gli danno una precisa riconoscibilità e i suoi lavori comunicano vecchio e nuovo, in un discorso che dà continuità. Cereda è molto noto soprattutto in Brianza. A nostro parere, i suoi lavori possono essere apprezzati in Francia e soprattutto nei Paesi di lingua inglese. Deve in qualche modo compiere il salto fuori dai confini abituali, togliersi la foglia di fico della territorialità, che lo tranquillizza e conserva. I lavori di Comi sono più che altro delle installazioni, curiose, intriganti in qualche modo. A onor del vero, ci lasciano anche perplessi. L’idea di base può esser comunicativa, ma con un respiro un po’ fine a se stesso.
Mauro Pecchenino
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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