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Set 25, 2012 Cosa bolle in Pentola
Cantine aperte, ma non solo. Eventi gastronomici, vernissage, musica ed esperienza sensoriali – le più disparate – in cinquanta diverse aziende vitivinicole. Questo è il Festival del Franciacorta 2012 che per il terzo anno consecutivo, abbandonata la storica sede collettiva di Villa Lechi ad Erbusco e va in…cantina.
Metabolizzato l’abbandono del vecchio format (ingresso unico in Villa Lechi, con visitatore che armato di calice d’ordinanza trovava davanti a sé tutte le aziende del territorio pronte per essere conosciute) sabato 29 e domenica 30 settembre un reticolo di iniziative, tutte legate dal trait d’union della vite e del Franciacorta DOCG, attraverserà questo angolo di Lombardia in provincia di Brescia, un territorio di 19 comuni, delimitati a nord dal Lago d’Iseo e a sud dalla storica Statale 11, ad ovest dal fiume Oglio, che dal Sebino discende poi verso la pianura, e ad est dalle ultime propaggini delle colline moraniche che lambiscono Brescia ed i suoi giacimenti culturali (l’area romana, quella longobarda, quella veneta).
Puntuale, dopo la vendemmia – anticipata, agostana, necessaria per questi vini “mordaci” come si usava dire qualche secolo fa – giunge in autunno il Festival. Insomma, un’opportunità unica per vedere dispiegate le potenzialità di questo territorio. Sul sito www.festivalfranciacorta.it , curato dai bravi professionisti del Consorzio Franciacorta, è possibile sfogliare l’intero programma di eventi. Nelle aziende storiche (Bellavista, Berlucchi, Ca’ del Bosco, solo per citarne alcune tra le più note) così come in quelle di più recente fondazione, le visite guidate in cantina si affiancano spesso con degustazioni mirate ad abbinamenti particolarmente azzeccati per valorizzare le bollicine dei Franciacorta, o ad eventi gastronomici veri e propri. Per gli amanti dell’arte, non mancheranno mostre temporanee, e per quelli della musica jam session, sovente con splendide viste su vigneti e borghi caratteristici.
Molteplici – tempo permettendo – le modalità di visita offerte: l’aeroporto più vicino è Bergamo Orio al Serio, ed in Franciacorta si può arrivare in auto (caselli A4 Palazzolo, Rovato e Ospitaletto), in treno (sia FS che Ferrovie Nord) per poi sfruttare percorsi di trekking, inforcare biciclette, noleggiare una carrozza, prendere i minibus del Consorzio o prenotare un…ape calessino. E poi agriturismi, ristoranti, osterie, locande. Insomma, tutti impegnati per farvi conoscere cosa trovate nel calice (che porta il nome del vino stesso, a forma di tulipano, e che ha recentemente avuto un positivo restyling), ma soprattutto tutto quel che c’è intorno.
Matteo Belloni
matteobelloni79@gmail.com
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