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Il Cohousing: coabitare per risparmiare
Dal film d’animazione UP della Pixar
In un’epoca di crisi in cui la casa è percepita come un bene di lusso inaccessibile ai più, l’ingegno si aguzza e nascono fenomeni che consentono, con qualche piccolo espediente, di potersi permettere a prezzi contenuti un’abitazione provvista di giardini, piscine, laboratori, biblioteche e anche internet café. Come fare? Basta scegliere il cohousing. Questo fenomeno, nato nel 1972 in Danimarca e da allora progressivamente diffuso soprattutto negli Stati Uniti e nei paesi a cultura anglosassone, prevede la coesistenza di aree abitative private (camere da letto, bagni) e di spazi cosiddetti sociali condivisi tra tutti i cohouser (cucina, lavanderia, spazi giochi, palestre, piscine e via dicendo…).
La condivisione parte da quando il progetto è ancora sulla carta, quando cioè un’equipe di tecnici dà inizio ad un processo di progettazione partecipata, interrogando i futuri inquilini per creare soluzioni che rispondano perfettamente alle esigenze di tutti.
Spirito di adattamento e di socializzazione sono d’obbligo, ma pare che milioni di persone nel mondo adottino sempre più spesso questa formula che consente anche di poter vivere all’interno di una comunità abitativa sicura e selezionata, tra amici/coinquilini che si sostengono e si aiutano tra loro. La cultura del cohousing emana anche una chiara connotazione green, le architetture progettate sono realizzate per lo più secondo criteri di sostenibilità e, d’altro canto, pratiche quali la costituzione di gruppi d’acquisto solidale, il car sharing o la localizzazione di diversi servizi, favoriscono il risparmio energetico e diminuiscono l’impatto ambientale della comunità.
In Italia il cohousing sta iniziando a prendere piede. Già quattro progetti sono sorti nell’area di Milano e iniziative analoghe si stanno estendendo anche a Toscana, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Le soluzione sembra molto apprezzata, soprattutto dalle giovani coppie alla ricerca della loro prima casa che scelgono sempre più spesso di risparmiare un po’ non facendosi mancare alcuni comfort che giudicano irrinunciabili. Del resto si sa…l’unione fa la forza!
Barbara Pellegrini
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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