Insegnare con successo

Set 13, 2012 Terza Pagina

Giuseppe Moscato Picture

Insegnare, oggi più che un tempo, è diventata una professione difficile per molteplici aspetti. I bambini e i ragazzi della cosiddetta Generazione Y, conosciuta anche come Millennial Generation – ossia tutti i nati tra gli anni Novanta e Duemila, presentano proprietà evolutive, caratteriali e relazionali indubbiamente legate all’evoluzione della società contemporanea – frutto di un melting pot di culture – e della penetrazione della tecnologia nella vita quotidiana. Sicché un insegnante, attualmente, si confronta con un pubblico di studenti variegato da un punto di vista  culturale e spesso vittima di interferenze comunicazionali e, per questa ragione – per riuscire a imprimere il proprio “segno”- non può esimersi dal processo di trasformazione che coinvolge inevitabilmente anche il modo di fare scuola.

A tal proposito Felice Bonalumi nel suo nuovo e interessante manuale “Insegnare con successo”, edito da  La Scuola, sostiene che l’insegnante deve “rinunciare a un ruolo puramente direttivo per assumere il ruolo di facilitatore”. Facilitatore del sapere, del lavoro di gruppo, del confronto e della discussione attiva e propositiva. Un manuale che, con un format semplice e immediato, supportato da esempi attuali e concreti, guida quotidianamente gli insegnanti nel raggiungimento dei loro obiettivi con i propri alunni attraverso metodi attivi. Un modo di fare scuola quindi, più coinvolgente e stimolante, legato a quel concetto che gli anglosassoni definiscono learning by doing, ossia imparare facendo. Pare infatti che si apprenda molto di più vedendo e sentendo qualcosa (50%), discutendo con gli altri (70%) e vivendo un’esperienza diretta (80%).

Quindi l’empirismo e il confronto dialettico, tipici già della scuola peripatetica di Aristotele, con le dovute trasformazioni, rimangono le colonne portanti anche nell’insegnamento odierno.

Eleonora Dafne Arnese

ardafne@hotmail.it

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