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IL POSTO DOVE ANDARE: Il Patio a Pollone
Ogni tanto, mettersi a tavola e gustare i piatti di uno chef stellato e creativo può essere un’esperienza inebriante. E val la pena di raccontarla. Viviamo in un ambiente che, a tutti livelli, sprizza tensione da tutti i pori e il relax e i momenti di piacere vanno cercati e assaporati con determinazione e volontà.
Il protagonista di questa cronaca del bien vivre è Sergio Vineis, uno chef stellato, un cinquantenne ricco di esperienza e di idee, che si distingue per un approccio alla cucina che miscela eleganza, esperienza, tocco internazionale e grande attenzione alle sue origini. Piemontese della zona di Biella, sa valorizzare le materie prime che sceglie con severa attenzione e poi dà sfogo ad una fantasia che privilegia il gusto, la soddisfazione del palato e una capacità di presentare i piatti che non è mai banale. Vineis è uno chef con due marce in più e potrebbe esibirsi in qualsiasi ristorante, in qualsivoglia parte del mondo.
Il suo palcoscenico è sito a Pollone, per chi ama il verde la zona è una buona meta, vicino a Biella, il ristorante è il Patio, un po’ “strano” all’esterno, ma le sue mura settecentesche accolgono con sfarzo e discrezione l’ospite. A dar man forte in cucina c’è il figlio Simone. In sala il vero deus ex machina è la giovane maitre sommelier Michela Rosco, una ragazza che, si vede lontano un miglio, ama il proprio lavoro, è preparata e sa come toccare le corde giuste per accontentare i clienti del locale. Sceglie e propone i vini con maestria, inutile citare un’etichetta rispetto a un’altra, tutta la cantina è all’altezza del menù.
Tra i piatti citiamo, solo a titolo di esempio: un originale e profumato carpaccio di capesante, tra i primi i delicati bottoni di patate e mentuccia e tra i secondi il filetto di coniglio. La carta è varia e offre un panorama di sapori e gusti diversi adatta ai palati più sofisticati. La carta dei dolci fa da ideale completamento dell’offerta.
Il Patio è un’esperienza culinaria e una gita gastronomica di rara suggestione.
Mauro Pecchenino
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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