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Outlandish: una musica che ipnotizza
Casablanca
Dal mondo globale della musica e degli artisti internazionali il nostro magazine vuole presentare un gruppo che si distingue per l’originalità realmente singolare. Una miscela di culture, etnie, origini, abitudini crea un risultato esplosivo che trova nel trio degli Outlandish un’autentica novità. I componenti sono tre ragazzi che provengono dal Marocco, dal Pakistan e dall’America Latina. Tutti e tre, trasferitisi in Danimarca, si sono conosciuti e hanno formato un cocktail delle loro culture e musica. E’ coinvolgente ascoltare gli Outlandish. A caso citiamo: gli album Warriors e Sound of a rebel. Hip hop, un pizzico di rap, soul music, danno una carica forte e inebriante ai loro pezzi, che spesso planano anche su temi religiosi. Ad un ascoltatore attento alla musica multietnica, non sfuggono alcuni richiami ad artisti come Khaled e K-Maro. Si balla, ci si distrae, si viene catturati da una melodia che ha la forza delle spezie, il richiamo del deserto, l’allegria dell’America Latina, il sapore del kebab e la socialità del cous cous, oltre all’introspezione delle tradizioni punjabi.
In Italia il gruppo non è ancora conosciuto, ma ha già ottenuto il favore dei Francesi e degli Inglesi (compongono, in genere, proprio nella lingua del Regno Unito) e ovviamente dei Danesi.
Una novità che consigliamo a tutti i nostri lettori.
Christian Ben Driss
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L’Editoriale – di Mauro Pecchenino
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