Palio di Legnano, storia d’Italia

Giu 11, 2012 Cosa bolle in Pentola

Marionzetta’s Picture from Flickr.com

Nei giorni scorsi si è  svolto come ogni anno, il tradizionale Palio di Legnano e ci piace ricordarlo. Questa manifestazione che ha origini moderne – la prima edizione, chiamata Festa del Carroccio, ebbe luogo nel 1932 – rievoca, tuttavia, un fatto storico di antica memoria: la Battaglia di Legnano che il 29 maggio 1176 vide la sconfitta dell’imperatore tedesco Federico I, detto il Barbarossa, contro la Lega Lombarda.

La città fu divisa in dieci contrade che, tuttavia, con il passare degli anni, divennero otto: La Flora, Legnarello, San Bernardino, San Domenico, San Magno, San Martino, Sant’Ambrogio e Sant’Erasmo. Ogni contrada è guidata dalla reggenza, composta da Capitano, Castellana e Gran Priore. Il momento culminante del palio è la tradizionale sfilata storica che vede la partecipazione di oltre 1200 figuranti. Oltre alle contrade – che mettono in scena un aspetto della vita medievale – tra le vie della città sfilano anche il Carroccio, scortato dai fanti e dalla Compagnia della Morte, capitanata dal leggendario condottiero Alberto da Giussano.

Al termine della sfilata il Supremo Magistrato, dopo aver estratto a sorte, procede alla formazione delle batterie che si affronteranno nella tradizionale corsa ippica presso il campo sportivo. La contrada vincitrice ha diritto a conservare nella propria chiesa, fino al palio successivo, la Croce di Ariberto da Intimiano, una scultura di gesso del 1935, opera dello scultore legnanese Gersam Turri, che riproduce fedelmente la croce originale.

E’ una manifestazione spettacolare e un modo diverso di vivere la storia, non soltanto attraverso i libri ma contribuendo e partecipando in prima persona per tutelare e preservare quel patrimonio culturale e umanitario che ci rende così unici a livello mondiale.  Uno dei pochi fiori all’occhiello rimasti all’Italia. 

Per info:

www.paliodilegnano.it

Elisa Moro