Flipmagazine Workers, la fatica di lavorare

Workers, la fatica di lavorare

Giu 04, 2012 Cosa bolle in Pentola

daily sunny’s Picture from Flickr.com

In una Italia investita dalla crisi del mondo del lavoro, il cinema presenta “Workers – pronti a tutto” interpretato da un cast prevalentemente italiano ( tra cui Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle) e firmato dal regista Lorenzo Vignolo.

Un film che vuole rispecchiare la realtà dei giovani, tanto etichettati come “bamboccioni”, impegnati nella ricerca di un lavoro: lavoro non difficile da trovare, ma davvero si è pronti a tutto?

Ragazzi, che pur registrando zero esperienze a curriculum, sono pronti a fare “ qualsiasi lavoro, basta avere i soldi per pagare i 3 mesi di affitto arretrato”. Ragazzi disposti a fare “qualsiasi lavoro” come il badante, oppure l’assistente di un masturbatore di tori: tutti in cerca di un lavoro ma tutti pronti a scappare appena possibile, se non mai disponibili appena capito di che cosa si tratta!

Forse, solamente, per una dei protagonisti la ruota della fortuna inizia a girare: riuscire a fare il lavoro tanto desiderato, oggi giorno è un miraggio, ma il riuscire a truccare gli altri per Alice è il sogno di tutta la sua vita. E poco importa se finisce, all’interno di una agenzia di pompe funebri, a truccare i morti. Infatti, esiste sempre il secondo lavoro, occasionale sì ma ben pagato: essere la moglie in affitto di un figlio di un mafioso, un lavoro redditizio.

A queste storie, però, si aggiunge quella dei due titolari dell’agenzia interinale ( se mai studio di selezione) Sandro & Sandro ( in realtà Sandro e Filippo, ma fa più Simon & Simon): professionisti, altamente qualificati, competenti e bravi persuasori ma in continua difficoltà quando si tratta di cercare la propria anima gemella, difficoltà che esclude la categoria “escort”.

E dire che molti candidati farebbero carte false per “rubar il loro posto di lavoro”.

Una pellicola che rispecchia i paradossi di un problema così attuale in Italia, che porta a riflettere, inglobando il dolceamaro e l’ironico, visti in altri film realizzati sempre sulla stessa tematica e mettendo anche da parte (forse negli intenti ma non a posteriori) i pro ed i contro di chi, invece, possiede un lavoro in questo periodo di crisi.

Elena Mazzali