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Apr 26, 2012 Attualità, World Wide
Parigi
Les fraises des bois ( Le fragole dei boschi) è il secondo film del regista francese Dominique Choisy.
Una produzione a basso costo, un piccolo ritratto intimista di due personaggi, vittime della realtà che li circonda.
La trama ruota intorno a Violette e Gabriel, due individui che vivono nella stessa città, le cui storie si incontreranno e scontreranno seguendo il corso delle stagioni.
Violette è una giovane universitaria, dall’aria tranquilla, che vive in una lussuosa casa di campagna con i genitori, ricchi proprietari terrieri. Gabriel è un cassiere sulla trentina, che per arrotondare il salario, ogni tanto, si dà alla prostituzione.
Fino alla metà circa, il film sembra un pacifico ritratto delle vite in una piccola città del nord della Francia, nonostante si senta da subito, qualcosa di strano nell’atmosfera: come se ogni personaggio nascondesse qualcosa e non riuscisse a comunicare con gli altri.
Poco a poco, i due protagonisti saranno trascinati, dalla realtà che li circonda e dalle loro manie psichiche, a compiere degli atti estremi, che faranno sì che i loro destini si ritrovino per sempre legati.
Il regista fa un uso magistrale della camera, che spesso segue da vicino i personaggi, cercando di coglierne l’interiorità e la complessità dei sentimenti. Spesso l’effetto di sfocatura è portato quasi all’estremo, creando delle immagini in movimento al limite dell’astrazione, cercando così di esprimere ciò che prova il personaggio.
Molto interessante è la composizione di ogni sequenza. Ogni scena è concepita come un piccolo quadro in movimento. La composizione delle immagini è ben studiata, rigorosa. Le tinte sono accese e i colori si fanno contrasto o mettono in relazione i vari elementi di ogni immagine.
Vi si trova un ampio uso di stampe nei vestiti della gente, lenzuola, carte da parati, oggetti, che spesso si trovano messi in contrasto l’uno con l’atro. Ciò certamente non è casuale, ma serve a creare un universo caratteristico, caldo e affascinante.
Un piccolo gioiello del cinema “low budget” francese, forse un po’ difficile da trovare nelle sale italiane in questo momento, ma se vi capita di passare in territorio francese in questi giorni, noi ve lo consigliamo vivamente.
Savio Debernardis
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