Ultimo Aggiornamento giovedì 7 Novembre 2024, 10:48
Gen 09, 2012 Attualità, Italia
Flipmagazine’s Picture
Ma quanto è dura intraprendere oggi, la carriera di giornalista?
Impervia cari colleghi, per chi lo è già e per chi sogna di diventarlo.
E il Premier Monti, fresco di tesserino da giornalista, si avvia a varare la manovra che dal prossimo mese di settembre dovrebbe portare alla cancellazione dell’albo dei pubblicisti.
Ma facciamo un po’ di storia, e di anomalie in salsa italiana.
L’Ordine dei Giornalisti è un Albo professionale istituito nel 1925, da un’idea di Benito Mussolini.
Qual era il suo fine?
Immaginiamo, forse non a torto, che l’istituzione di un Albo volto a regolamentare l’attività dei giornalisti, consentita solo a chi regolarmente iscritto all’Ordine, fosse un modo per poter controllare al meglio l’attività degli stessi e di ciò che scrivevano.
Comunque la Legge quadro è del 1963 ed è la numero 69, o Legge Gonella, che prevede l’iscrizione all’Albo da parte di due categorie di Giornalisti: i professionisti, coloro che esercitano in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista e quello dei Giornalisti pubblicisti, coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita, anche se esercitano altre professioni o impieghi.
Con la nuova proposta di Legge ( proposta dall’esecutivo guidato da Berlusconi ), verrebbero cancellati con un solo colpo di matita, 80.000 giornalisti pubblicisti.
Per poter fare il giornalista professionista, bisogna fare pratica per almeno 18 mesi presso una redazione che sia composta da almeno 4 professionisti a contratto e che attesti l’avvenuta pratica presso la testata.
Da qui il praticante può accedere all’esame di idoneità professionale a Roma ( non è un Esame di Stato, notate bene).
Se non ha i requisiti, in quanto non è riuscito a farsi accettare come praticante da qualsivoglia testata (chi prende ancora i praticanti, quasi nessuno cari lettori), potrà iscriversi ad una scuola di giornalismo, dove una volta frequentati i corsi per due anni potrà accedere all’esame di idoneità professionale.
Tra le altre cose, queste scuole sono molto costose.
Un’altra via è quella di praticare l’attività giornalistica per almeno due anni, venendo retribuito regolarmente per ottenere l’iscrizione ai pubblicisti, senza esame a Roma, per intenderci.
Se si cancellano i pubblicisti, rimarranno solo i professionisti.
Quindi un pubblicista, che esercita altra attività professionale, non potrà più scrivere, pena condanna per svolgimento di attività giornalistica abusiva ( sic ).
Comunque, la Carta di Firenze, è l’ultimo documento redatto da un Comitato di Saggi che ha deciso i metodi per far parte dell’Albo.
Essere pagato, innanzitutto.
E già questo, non è poi così semplice. Credeteci il mondo del giornalismo è una giungla e se il solo metodo per accertare chi è giornalista da chi non lo è, è quello di farsi pagare e anche bene, allora forse è pronta un’altra casta, di pochi soggetti ipergarantiti, abbandonando i cosiddetti senza rete, come li definisce nel suo ultimo numero “Tabloid”, il mensile dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
Addio ai senza rete, lasciamo il posto solo agli ipergarantiti.
Eppure siamo d’accordo nel fare un giro di vite, senza se e senza ma, però deve essere fatto con regole chiare e certe e con l’analisi di requisiti professionali oggettivi per chi svolge questo mestiere che non può essere solo regolamento da quanto guadagni con la tua professione.
Per esempio, non abbiamo sentito parlare di Laurea, di possibilità da parte dei Pubblicisti di sostenere l’esame di idoneità professionale e, una volta superato l’esame, dotarsi di una dignità professionale che oggi, solo pochi eletti hanno, mentre in tanti, decisamente in troppi vivono la professione con passione ed etica deontologica senza veder riconosciuta loro quella dignità che meritano. Eppoi il giornalismo in Italia ha una lingua parlata solo in Italia, quindi solo qui si può svolger la professione, quindi senza possibilità in Europa. Quindi, ci spiegate che cavolo c’entra in questo caso l’adeguamento all’Europa ?
In attesa degli eventi, con la consapevolezza che forse, oltre al tanto rumore per nulla, la montagna potrebbe davvero partorire un topolino.
Norman di Lieto
happy wheelsGiu 02, 2024 0
Feb 22, 2024 0
Ago 16, 2023 0
Giu 04, 2023 0